Smaltire “con urgenza” la montagna da 18 mila tonnellate di rifiuti dal piazzale Bellolampo dove si trova in attesa di essere lavorata. Sarebbe questa la diffida dell’Arpa alla Rap, dopo la denuncia del Movimento 5 stelle che aveva portato anche i carabinieri del nucleo ecologico all’interno della discarica di Palermo.
Si tratta di una vera e propria montagna di rifiuti che attendono di essere trattati, ma dalla Rap fanno sapere che gli impianti non possono lavorare a ritmi maggiori rispetto a quello che già fanno. Il problema è rappresentato proprio dai tempi di attesa. I rifiuti accatastati in attesa di lavorazione, però, potrebbero macerare e produrre percolato e dunque c’è rischio di inquinamento.
Nel frattempo il presidente della Rap, Giuseppe Norata alza gli scudi da possibili attacchi a suo carico in merito a questa situazione. Durante l’intervista fatta da IlSicilia.it, Norata è abbastanza lapidario in una sua affermazione: “Io avevo due scelte: o li portavo a Bellolampo o li lasciavo per strada tra i palermitani. Se qualcuno ci vuole giocare su questa cosa ci giochi pure, io mi sono preso la responsabilità di portare i rifiuti nella discarica palermitana“.
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Dottore Giuseppe Norata, situazione molto delicata a Bellolampo. Ci spiega lo stato delle cose?
Noi dal 26 luglio siamo senza poter usare la discarica, è aperto solo l’impianto di trattamento meccanico biologico. Durante la stagione estiva, se lei ricorda, per una settimana i rifiuti arrivavano a Bellolampo ma non uscivano. L’impianto della Catanzaro Costruzioni si rifiutava di prendere i nostri rifiuti.
Quindi vuole dire che la colpa è della Catanzaro Costruzioni?
No. Ma purtroppo quell’accumulo iniziale al momento non siamo riusciti a smaltirlo.
Quanti rifiuti la Rap riesce a far partire al giorno?
Le mille tonnellate di secco al giorno noi le trattiamo, e le portiamo fuori dalla discarica.
Se non sbaglio i rifiuti di Bellolampo arrivano anche nella discarica Oykos di Motta Sant’Anastasia…
Si. Appena ci siamo messi a regime attraverso la discarica Oykos, i mezzi reperiti per il trasporto, su scala regionale non sono bastati per soccombere l’emergenza.
Quanti rifiuti non smaltiti sono presenti a Bellolampo ad oggi?
Sono circa 12.500 tonnellate, ancora da trattare, più sei mila già trattati qualora ci fossero i mezzi disponibili, pronti per partire
Ma questi mezzi di cui parla sono della Rap?
No. Sono di privati a cui abbiamo affidato il servizio di trasporto.
Ma perché lei dice “sono pochi i mezzi…”
In Sicilia solo questo siamo riusciti a reperire. Sono 30 mezzi al giorno che partono da Bellolampo.
E quindi per lei quale è ad oggi la soluzione da prendere?
Visto che l’Arpa ci ha intimato di liberare il piazzale dai rifiuti, a mio avviso, ci vuole un intervento della Protezione Civile. Con provvedimenti straordinari potrebbe requisire i mezzi anche fuori la Sicilia per il trasporto dei rifiuti.
Ma tutto questo potrebbe avere un costo a carico della Regione Siciliana.
E’ chiaro che avrà un costo.
Ma non potrebbe mettere in difficoltà la Regione?
Lo so. Però quando fu fatta la sesta vasca a Bellolampo anche la Regione ha autorizzato ai paesi al di fuori di Palermo, di conferire i propri rifiuti a Bellolampo. Col tempo lo spazio si è notevolmente ridotto per renderlo disponibile, appunto, ad altri comuni. Quindi Palermo è stata parecchio condizionata da tutto questo.
Si ma non si poteva prevenire questo accumulo di rifiuti nella discarica?
Io avevo due scelte: O li portavo a Bellolampo o li lasciavo per strada tra i palermitani. Se qualcuno ci vuole giocare su questa cosa ci giochi pure, io mi sono preso la responsabilità di portare i rifiuti nella discarica palermitana. Io sono di questo avviso ed è un tema che ho posto al tavolo tecnico la settimana scorsa.
Chi era presente e cosa ha detto?
Erano presenti l’Arpa, l’Asp, la Regione, il Comune e tutti i protagonisti in materia di rifiuti. Ed ho enunciato la mia decisione di comune accordo con il comune di Palermo.
Gli altri soggetti, che le hanno detto? Crede che possano essere contrari?
Si possibilmente. Se poi tutti vogliono affermare che la responsabilità è di Giuseppe Norata possono farlo. Spero che la prossima volta potremmo decidere tutti insieme. Piuttosto che prendere in solitaria questa scelta.
Teme qualche procedimento da parte di organi istituzionali a suo carico per questa situazione?
Probabilmente. Ho i capelli troppo bianchi per non pensarlo.