I giudici del Tar di Palermo hanno respinto il ricorso di un’aspirante revisore dei conti del Comune di Belmonte Mezzagno (PA) che nella domanda aveva fatto delle dichiarazioni non veritiere in merito agli incarichi ricoperti.
Era risultato eletto presidente dell’organo di controllo, ma nel corso delle verifiche erano state evidenziate le anomalie nella domanda. Da qui la decisione del Comune di fare decadere la nomina.
Il candidato ha presentato ricorso, ma il Comune ha ribadito che il professionista per ricoprire il ruolo avrebbero dovuto dichiarare gli incarichi svolti presso gli enti locali, aventi una durata triennale, accettando la condizione automatica di decadenza dalla nomina, dove in sede di verifica, una o più dichiarazioni rese fossero risultate non veritiere.
In effetti è emerso nelle dichiarazioni che aveva ricoperto l’incarico per un periodo di tempo inferiore a tre anni, e precisamente dal 16 agosto 2016 al 8 aprile 2018. Dichiarazione falsa che ha fatto scattare la perdita di fiducia nel rapporto tra amministrazione e professionista da qui la decadenza.