Teatro, cinema, libri, mostre, degustazioni, eventi, convegni: il MuMe spalanca le sue porte a tutte le forme di arte e vara un fitto calendario di iniziative da non perdere. Pittura e fotografia, storie di artisti e rappresentazioni teatrali, musica e presentazioni di libri, sapori e profumi s’intrecciano nei vari appuntamenti in programma che avranno come palcoscenico il Museo di Messina, da novembre fino al mese di maggio 2023. A presentare la ricca programmazione è stato il direttore del MuMe Orazio Micali insieme ai protagonisti di alcuni degli eventi.
Già nel 2019 Micali aveva avviato una serie di iniziative, bloccate poi dal covid. Ma sia nell’estate del 2020 che in quella del 2021, con “RestArt” il Museo è diventato uno spazio aperto per momenti di approfondimento culturale, con proiezioni di film e spettacoli teatrali o musica dal vivo che hanno registrato il plauso del pubblico.
“Abbiamo deciso di ampliare quell’esperienza- ha spiegato Micali in conferenza stampa- con una serie di proposte di grande interesse che accompagneranno le nostre attività fino a maggio. Siamo aperti ad altre idee, perché questo calendario può essere da stimolo ad altri operatori che vogliono condividere un percorso innovativo e culturalmente interessante. Troppe saracinesche sono state abbassate in questi anni, per questo abbiamo accolto con favore la proposta del Clan Off che svolgerà la stagione invernale al Museo con sei spettacoli. Avremo poi altre 6 iniziative che vedranno attori raccontare storie che riguardano il MuMe o gli artisti le cui opere sono esposte nelle nostre sale. Ogni mese sono previste proiezioni di docufilm della nostra cineteca. Ed ancora sono in programma degustazioni enogastronomiche contestuali a momenti culturali ed artistici, mostre, convegni. A Natale sono programmate visite guidate curate da attori e musicisti che racconteranno le storie della Natività attraverso le opere esposte”.
L’invito è: venite al Museo per un tuffo nelle arti e nella cultura. Alla programmazione semestrale occorre aggiungere, fin quando resterà in vigore, l’iniziativa dell’ingresso gratuito in occasione delle prime domeniche di ogni mese. Ricordiamo che fino a fine dicembre il MuMe ha ampliato l’orario di apertura 7 giorni su 7.
Quella di dicembre, così come avvenuto con successo ad ottobre, sarà dedicata alla famiglie ed ai bambini e adolescenti speciali, con l’iniziativa “Diversi ma uguali”.
Ogni singola iniziativa sarà presentata in modo dettagliato mensilmente ma nel corso della conferenza stampa di oggi è emerso chiaramente lo spirito che ha animato il Museo nel predisporre una programmazione che può definirsi aperta.
L’11 novembre sarà inaugurata nell’area dell’ex filanda Mellinghoff la mostra fotografica “Entrada proibida, cronache Amazzoniche” dell’artista Pino Ninfa un percorso di emozioni nelle terre Amazzoniche. Attraverso 52 scatti l’artista accompagnerà i visitatori in un viaggio di scoperta ma anche di denuncia in un mondo straordinario ferito dalla deforestazione, dai cercatori d’oro, una realtà che rischia di essere cancellata. Oltre alle fotografie il racconto passerà attraverso proiezioni per guidare i visitatori in comunità di indios che lottano per la sopravvivenza.
“Ho scelto come simbolo la noce brasiliana- ha spiegato Pino Ninfa– perché un albero che non brucia e resiste. Ho voluto non soltanto esprimere una denuncia ma anche narrare attraverso le immagini storie positive come quelle degli indios che adesso possono gestire alcune aree o quella della fabbrica che produce energia elettrica utilizzando le bucce delle noci brasiliane”.
Nel mese di novembre sono in programma due convegni, uno organizzato dal Museo ed un altro dall’Università di Messina, mentre a fine mese si terrà la presentazione di un libro.
Dal 25 al 27 novembre il Museo diventerà anche Teatro, con il primo dei sei spettacoli portati in scena dal Clan Off: Il rasoio di Occam.
Ad illustrare la rassegna ed a spiegare le origini di questa sinergia tra MuMe e Clan Off sono stati Giovanni Currò e Maurizio Failla ripercorrendo le tappe che hanno portato il Clan degli attori ad un’esperienza di grande livello dal 2012 in poi fino alla nascita del Teatro nella sede in via Trento, chiusa dal 2020 a causa della pandemia.
“Non a caso il nostro primo spettacolo al MuMe, Il rasoio di Occam- spiegano– è lo stesso con il quale abbiamo chiuso l’ultima stagione prima del Covid. E’ per noi una decisione simbolica ben oltre il fatto che è uno spettacolo che ci ha portato riconoscimenti a livello nazionale ed è patrocinato dall’Agis”.
Le tavole con le quali si sta realizzando il palcoscenico all’interno del Mu.Me sono quelle del parquet del teatro Clan Off. Sei gli spettacoli in programma da novembre a maggio nell’ambito della rassegna chiamata “ClanDestini” con un gioco di parole tra Clan Off e i destini che intrecciano storie, incontri, momenti.
“La scelta del direttore del Museo di aprire gli spazi al teatro è un grande valore- ha spiegato Giovanni Currò– Siamo nati come clan degli attori nel 2012 e nel 2016 abbiamo costruito uno spazio teatrale nel quale abbiamo portato avanti produzioni, laboratori. Il Covid ci ha costretto a chiudere, ma oggi, vedere questo palcoscenico realizzato con le tavole del parquet di quel teatro è una grande emozione”.
Failla e Currò hanno ringraziato quanti a vario titolo stanno contribuendo ad una rassegna che è caratterizzata dall’innovazione nella location e nell’avvicinamento a tutte le forme di arte, da Rete Latitudini fino agli artisti coinvolti negli spettacoli.
Insieme a Maurizio Failla “La chiusura di un teatro in qualunque parte del mondo avvenga è una sconfitta per tutti”, erano presenti artisti e registi, Tino Caspanello, Gigi Spedale, Cinzia Muscolino.
La rassegna ClanDestini prevede “Il rasoio di Occam” il 25 e 26 novembre, “Pezzi, si vive per imparare a restare morti tanto tempo” il 16 e 17 dicembre, “Jazz Story, le avventure di Toni Monten” il 27 e 28 gennaio, “Due” il 24 e 25 febbraio, “Non siamo qui” il 17 e 18 marzo, “Una vita a cottimo” il 21 e 22 aprile.
Gli appuntamenti con il teatro saranno sei ma in totale gli eventi promossi dal MuMe fino a maggio sono 50 e con orgoglio Micali spera di poter aggiungere ulteriori novità.
A dicembre sono previste le proiezioni dei film e documentari della cineteca del Museo (Lo voglio maschio e “la zona rossa”), e nel periodo di Natale e dell’Epifania gli “Itinerari d’ascolto della Natività”, iniziativa originale che vedrà insieme protagonste e opere esposte e gli artisti. A gennaio un evento del MuMe “Alla ricerca del patrimonio sepolto”. Ogni mese previste proiezini del Cricd ed eventi del Museo. A gennaio inizieranno anche gli appuntamenti con Degust’Arte e continueranno le presentazioni dei libri. A maggio si chiude con l’evento MuMe “Un filo di luce”.
Non c’è che da scegliere e mettere in agenda, ogni mese, un appuntamento al Museo per respirare quell’immenso patrimonio che abbiamo sotto il nostro naso e che spesso dimentichiamo e che è fatto di tanti talenti che con amore e passione danno il loro contributo alla città.