Sta acquisendo rilevanza nazionale, con tanto di interrogazione parlamentare, il caso che coinvolge il senatore friulano Mario Pittoni, Presidente della Commissione Cultura a palazzo Madama, e l’europarlamentare siciliana Annalisa Tardino, entrambi esponenti della Lega, che sabato scorso avrebbero dovuto presenziare alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico di un liceo di Licata, in provincia di Agrigento, l’istituto V. Linares, su invito della Preside.
La Tardino, diplomatasi presso lo stesso istituto, ha con rammarico annunciato via lettera alla preside la cancellazione dell’evento, a seguito della lettura di “una circolare diramata dalla stessa, in cui si ridimensionava notevolmente la portata dell’incontro, limitando la possibilità di partecipazione a pochi docenti e alunni (2 rappresentanti per classe) invece che essere aperto all’intera comunità, e non allegando la locandina (senza loghi di partito), che rendeva pubblica la presenza, per la prima volta in un liceo di un paese di poco meno di 40.000 abitanti, di una delle massime figure istituzionali in materia di istruzione”.
«Discriminazione politica – spiega Pittoni – che diventa evidente (da qui l’interrogazione parlamentare presentata dal deputato siciliano Alessandro Pagano, volta a chiedere un’ispezione al liceo per “verificare se gli studenti subiscono qualche forma di condizionamento politico dai docenti o, peggio, se vengano discriminati per il proprio orientamento politico”) quando si scopre che lo stesso istituto ha ospitato lo scorso 23 marzo un’eurodeputata del Pd, Michela Giuffrida, a poche settimane dall’indizione dei comizi per le Europee, e già in campagna elettorale con tanto di manifesti affissi in tutta la Sicilia”.
Sui media locali la polemica è subito esplosa. In particolare si sottolinea l’ottimo risultato della Lega alle scorse elezioni europee. A Licata il Carroccio ha superato il 32 per cento dei voti, esprimendo la Tardino come prima degli eletti nel collegio Sicilia-Sardegna, dopo il leader Matteo Salvini.
Inutile dire che chat della scuola e bacheche Facebook sono letteralmente invase da ogni genere di commenti. La Preside, dal canto suo, non ha mancato di replicare, adducendo ragioni di sicurezza dietro la limitazione della partecipazione a pochi studenti.
Motivazioni comunque definite dalla Tardino “risibili se si considera che l’istituto possiede altri locali idonei, oltre all’Aula Magna, per consentire la partecipazione dell’intera comunità dell’istituto ad un evento di portata nazionale, considerata la presenza del presidente della commissione Cultura del Senato Pittoni”»
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