“Mi chiamano l’uomo degli esposti? Bene, ne presenterò altri. E’ già pronta un’integrazione”, Angelo Bonelli, co portavoce di Europa Verde, insieme al segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni a Messina per dire no al Ponte rilanciano. E dopo il primo esposto annunciano nuovi documenti e anche l’idea “Stiamo lavorando a un’integrazione dell’esposto che abbiamo presentato in Procura- spiega Bonelli in conferenza stampa al Capo Peloro Resort- E stiamo pensando insieme ai nostri legali di valutare un ricorso al Tar”.
Ma c’è di più perché il leader di Europa Verde sposta l’attenzione a Bruxelles dove martedì depositerà un nuovo esposto ed altre segnalazioni.
“Il governo non ci risponde, la gara iniziale era di quasi 4 miliardi ora siamo a 14 miliardi e mezzo. Se qualcuno ritiene che questo non sia una violazione della direttiva europea lo deve dire l’Unione europea. Non Salvini. Con un referendum in Italia, prevarrebbe il rifiuto della grande opera”.
Già ieri a caldo era intervenuto il presidente della Regione Siciliana Schifani: “Pronti a costituirci parte civile contro chi vuole ostacolare a tutti i costi l’opera”, ha dichiarato (QUI).
Lapidari in riva allo Stretto i commenti della sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano e del senatore Nino Germanà.
“In ogni parte del mondo la politica tutta – senza distinzioni di colore o schieramento – lavora per realizzare le grandi opere, per la crescita, per generale Pil, per creare posti di lavoro, per attrarre investimenti- commenta Siracusano– Poi abbiamo l’Italia, dove la sinistra dice a prescindere sempre ‘no’ a tutto… ad ogni possibilità di sviluppo e modernizzazione del Paese. No al Mose, no al Tav, no ai rigassificatori, no ai termovalorizzatori, no alle pale eoliche, no al Ponte. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno addirittura presentato una denuncia, e da mesi conducono una battaglia assurda sulla pelle dei siciliani e dei calabresi. Una sinistra oscurantista che vuole condannare l’Italia all’immobilismo
Interviene anche il vice presidente del gruppo Lega al Senato Nino Germanà: “Ennesima sceneggiata di Fratoianni e Bonelli, che dimenticano l’indagine a carico della famiglia del loro pupillo Soumahoro e vogliono condannare il Sud alla mancanza di infrastrutture. Non fermeranno il futuro, come non hanno fermato Alta Velocità o Mose”.