“Il Governo Regionale, nella sua qualità di socio quasi esclusivo, avvii subito una verifica completa sulla situazione di Riscossione Sicilia”: lo chiedono la Cgil e la Fisac regionali e il coordinamento Cgil di Riscossione Sicilia dopo le ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato della società Antonio Fiumefreddo, per il sindacato, finalizzate a “creare una cortina di fumo mentre per lui tira aria di benservito, che non descrivono la vera realtà dei fatti, di cui i lavoratori sono consapevoli da almeno due anni: che l’azienda è allo sbando, senza guida e controllo, in balia di un caos gestionale senza precedenti, e i risultati sono solo testimoni di un impegno massimo dei dipendenti e di null’altro”.
Dopo avere rilevato che “due anni di annunci e denunce dell’amministratore , spesso basati su dati incompleti o errati, o sull’ignoranza di norme di legge (come quella sui pagamenti della Pubblica Amministrazione), non hanno sortito alcun risultato”, Cgil , Fisac e coordinamento aziendale aggiungono che “in ogni caso, quello che dice Fiumefreddo (nella foto accanto), conferma che la svolta decisiva per la Sicilia sta nell’adeguarsi alla riforma nazionale, lasciando allo Stato e all’Agenzia delle Entrate il compito di riscuotere le imposte e ponendo fine a un isolamento che è danno per la stessa Regione”.
I sindacati sottolineano che “l’Agenzia delle Entrate ha strumenti i e mezzi finanziari che la Regione Sicilia ha dimostrato di non avere, per combattere al meglio l’evasione fiscale e proteggere e rispettare i propri dipendenti, come è accaduto con quelli di Equitalia. Ci sarebbe anche un significativo risparmio per le casse regionali- aggiungono– dato che Riscossione Sicilia è società cronicamente in perdita e con una situazione debitoria che sta gradualmente aumentando. Pertanto – concludono Cgil e Fisac- rinnoviamo con forza l’appello al Governo regionale e al Parlamento siciliano a stabilire, già con questa Legge finanziaria, di far transitare verso il nuovo Ente economico nazionale le funzioni di Riscossione Sicilia ed il personale, così come stabilito per Equitalia”.