Sono tanti i misteri che ruotano attorno ai Bronzi più famosi dell’antichità. Lo studio condotto da Anselmo Madeddu, medico ed esperto di storia greca, e da Rosolino Cirrincione, dell’Università di Catania, ha fatto risorgere aneddoti e polemiche.
Il signor Enzo (nome di fantasia) ha raccontato a ilSicilia.it della scoperta e del trafugamento di un gruppo statuario antico nel mare di fronte a Brucoli. Questo tesoro composto da 7 elementi, tra cui i due Bronzi, detti di Riace, sarebbe riemerso grazie ad un boss mafioso. La testimonianza, quindi, avvalorerebbe lo studio e l’ipotesi già avanzata in passato dai due famosi archeologi americani Robert Ross Holloway e Anne Marguerite McCann.
L’ipotesi dell’esistenza del terzo Bronzo, quindi, sembra esser ancor più realistica. Madeddu, infatti racconta che: “A seguito del ritrovamento, la terza statua sia stata venduta al museo di Paul Getty, imprenditore statunitense, attraverso la mediazione di un ingegnere francese, con un’asta organizzata dalla Royal Collection LLC. La notizia, però, venne considerata una fake news”.
Il medico e storico ha ribadito che: “I Bronzi di Riace possono rimanere in Calabria, ma nessuno può impedire di portare avanti la ricerca storica e scientifica” e lancia un appello: “Essendo il reato di furto di beni culturali caduto in prescrizione, chi sappia parli. Tutte le informazioni possono solo esser utili a far chiarezza”.
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