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La ventiquattresima giornata

Brutti, cattivi e col brivido: il Palermo torna a vincere anche in trasferta sulle ali di Ranocchia e Soleri

sabato 10 Febbraio 2024

Non convince ma vince. La pioggia non ha fermato l’onda travolgente degli oltre 2.300 tifosi rosanero che dopo tre mesi dall’ultimo successo lontano dal Barbera hanno assistito alla fine del digiuno del Palermo che a Piacenza, ospite della Feralpisalò, ha ritrovato la gioia dei tre punti.

Brutti, cattivi ma efficaci e determinati nel momento giusto. I rosanero hanno colpito e affondato i leoni del Garda negli attimi più importante del match e a fare la differenza ancora una volta è stato il neoacquisto Ranocchia, autore di un gol e tra i migliori in campo. Se in carriere il giovane classe 2001 non ha mai brillato in fase realizzativa, proprio tra alle maestranze di Corini si sta rispolverando finalizzatore e bomber dal tocco sopraffino. A suggellare l’1-2 finale è stato il solito asso nella manica Soleri.

Una partita iniziata con qualche incertezza di troppo, pronta a far presagire il peggio, dopo il passo in avanti compiuto contro il Bari. Una vittoria, quella guadagnata, che certifica lo stato di forma di una squadra mentalmente sana, forte e concentrata nell’obiettivo. Ad accendere subito i motori sono però i padroni di casa in forte forcing. L’avvio è sottotono per gli uomini di Corini che accusano il pressing degli avversari e la pesantezza del campo bagnato. Il contenimento dura giusto qualche minuto, quando Zennaro porta a spasso la difesa e mira dritto al primo palo. Un distratto Pigliacelli non riesce a trattenere favorendo l’inserimento di Di Molfetta ma il pallone deviato termina in calcio d’angolo.

Il Palermo tenta di entrare in partita ma le idee sono poco chiare e spesso archiviate sul fondo. Pesa il forfeit dell’ultimo minuto di Gomes a centrocampo, sostituito da Stulac e le cui caratteristiche cozzano con la fisicità e i ritmi imposti dal match. L’ingresso di Ranocchia nel trio con Segre aveva permesso di trovare un equilibrio. La ridistribuzione dei compiti in mezzo al campo ridisegna e limita la manovra rosanero, che fatica a trovare concretezza. Lo squillo rosa passa per i piedi dell’ex Juventus che dalla sinistra serve il cross per Brunori ma Di Mariano svetta in area anticipando il capitano e di testa spedisce alto sopra la traversa.

Ad accusare maggiormente i colpi è la catena di destra con l’incontenibile Felici, impegnato in più occasioni nell’affascinante duello con Diakité. La cavalcata dell’ex, al 22esimo minuto di gioco, si conclude servendo sul piatto d’argento la possibilità di passare in vantaggio a Compagnon ma la traversa salva i siciliani. Gli ultimi dieci minuti segnano in fase di palleggio e di gestione una crescita del club di viale del Fante. La prima chance nasce dal duo Di Mariano-Brunori, con il primo bravo a far filtrare il pallone ma Pizzignacco disinnesca in due tempi. La seconda tutta targata Diakité-Lund, con l’americano in un’inedita posizione accentrata ma, a due passi dalla porta, la sfera esce di un soffio.

Minuti di recupero da incubo per il Palermo che rischia per ben tre volte di tornare negli spogliatoi in svantaggio. Il protagonista è sempre Felici che prova a sorprendere Pigliacelli. La ribattuta termina sui piedi di Kourfalidis ma il suo tiro viene allontanato dallo specchio delle parta dal piede provvidenziale di Lund. Il sipario del primo atto cala dopo il tentativo di Ceppitelli di piazzare la sfera sotto la traversa, ma il guantone dell’estremo difensore rosanero scongiura scenari negativi

La squadra di Corini assume maggiore consapevolezza nel corso del secondo tempo. Lo certificano lo sprint di Diakité, bravo a spedire Di Francesco alla corte di Pizzignacco, e la doppia chance imbastita da Segre e Brunori. La sostituzione di Di Mariano al 61esimo per Insigne apporta nuova vivacità alla spinta rosanero, nonostante il brivido iniziale, a pochi secondi dal suo ingresso, e l’autogol sfiorato con l’incrocio dei pali.

La partita di sblocca al 68esimo. Brunori appoggia per Ranocchia, stop di petto e tiro di esterno: 0-1. Per il neoacquisto si tratta del secondo gol consecutivo e premia le qualità al di sopra della categoria del numero 14, oggi chiamato anche a sostituire il lavoro in fase di non possesso solitamente condotto da Gomes. Passa solo il tempo di effettuare il doppio cambio, Brunori-Soleri e Ranocchia-Coulibaly, e i rosa timbrano lo 0-2. La pennellata perfetta di Di Francesco pesca lo stacco in area di Soleri che di testa buca la rete.

Ultimi minuti di gestione ma l’ansia per il ritorno alla vittoria in trasferta gioca un brutto scherzo al club di viale del Fante. Nel finale pasticcio in uscita di Pigliacelli e in marcatura di Diakité e Ceccaroni, Petrelli centra il legno e ad approfittarsene è Dubickas che accorcia le distanze. Ma è troppo tardi. Al Garilli di Piacenza termina 1-2.

 

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