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Busalacchi: “Siciliani come rane bollite. E’ il momento di cacciare gli ascari dalla politica”

sabato 11 Febbraio 2017

Possiamo cambiare la nostra storia e liberare la Sicilia da questa politica ascaristica e da politici che non rispondono agli interessi dei propri cittadini“. Franco Busalacchi lancia la propria candidatura alla presidenza della Regione siciliana. Nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’agenzia Italpress alla quale ha partecipato anche il giovane filosofo Diego Fusaro, il leader dell’associazione culturale “I Nuovi Vespri” si fa promotore di una svolta autonomista e federalista per l’Isola, martoriata, come l’intero Sud, “da 150 anni di scelte scellerate. Noi siciliani – precisa – siamo capaci di sopportare qualsiasi cosa. Siamo come rane bollite. Dobbiamo liberarci di questa politica, ma senza paura“. Busalacchi lancia una stoccata a Davide Faraone (“C’e’ chi organizza Bertolde, Leopolde e tavoli tematici: c’e’ bisogno di fare pensatoi per capire che il problema principale e’ la disoccupazione, specie quella giovanile?“), lancia un messaggio agli oltre 2 milioni di siciliani, in gran parte giovani, che nel 2012 non sono andati a votare per le elezioni regionali (“Crocetta non e’ il presidente dei siciliani, ma di un ottavo dei siciliani”, racconta) e attacca coloro che “da siciliani, hanno posti di rilievo nella politica, dimenticandosi poi pero’ della Sicilia“. Nel programma, l’inserimento del reddito di cittadinanza e una lotta “feroce” alla disoccupazione. “In Europa solo tre Stati, Italia, Ungheria e Grecia non hanno il reddito di cittadinanza. E in questi stati c’e’ disoccupazione e miseria. Tagliando i vitalizi dei parlamentari, possiamo dare un sollievo a chi sta male“, sottolinea lo scrittore ed ex dirigente regionale, aggiungendo di avere “grande stima degli elettori grillini, sono tanti ragazzi indignati, insoddisfatti. Cercano il nuovo, un punto di riferimento e d’appoggio che gli cambi la vita. Io pero’ – precisa Busalacchi – sono sempre piu’ convinto che non bastano le dichiarazioni di onesta’: se vediamo e osserviamo le vicende della citta’ di Roma e i fallimenti di quella povera donna messa in un posto che non e’ il suo (Virginia Raggi, ndr), ci accorgiamo che la carenza di capacita’ amministrative e’ fatale. D’accordo le idee e gli obiettivi, ma bisogna saperli raggiungere”. Busalacchi sa che “sara’ dura ma sono convinto, grazie alla mia esperienza, di essere in grado di rimettere in piedi la nostra Regione. La guida di un’Amministrazione regionale in grado di cambiare le cose – conclude – deve pero’ essere affidata a persone competenti che non prendono ordini ne’ da Roma, ne’ da Milano“.

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