Archiviate le Europee e il tour de force politico che gli ha causato problemi di salute e lo ha tenuto lontano da Taormina per diverso tempo, Cateno De Luca riporta in primo piano la “caccia” agli evasori nella Perla dello Ionio. Il primo cittadino di Taormina è tornato, infatti, all’attacco dei “furbetti” dei tributi.
“E’ incredibile – ha evidenziato De Luca – a Taormina anche i deceduti consumano l’acqua ed alcuni vanno pure a pagare. Finalmente abbiamo finito la ricognizione delle 7400 utenze idriche del Comune di Taormina e rimane confermata l’evasione di circa il 70% per gli anni scorsi. Come è possibile che da decenni esistono utenze intestati a defunti con milioni di metri cubi di acqua consumata, anche da grande hotel a 5 stelle, e nessuno mai se ne è accorto? Su 7400 utenze ne risultano ben 2206 intestate a defunti di cui 996 non pagano da decenni mentre 1210 defunti pagano regolarmente”. De Luca avverte così gli utenti che non risultano essere in regola: “Ora sapete che farò? Prenderò la mia cesoia e vediamo quanti miracoli si verificheranno”.
De Luca preannuncia azioni eclatanti che potrebbero iniziare a concretizzarsi già a partire dai prossimi giorni. L’attenzione dell’Amministrazione in carica e nella fattispecie del sindaco si concentra, dunque, sulle utenza del servizio idrico, dove De Luca preannuncia una stretta per verificare le posizioni e mette intanto pressione sui contribuenti con questo duro monito affinché le posizioni “anomale” vengano chiarite e/o sanate al più presto. E la questione riguarderà anche le numerose piscine presenti nel territorio, ubicate non soltanto nelle strutture ricettive ma anche nelle abitazioni private, all’interno di ville e villini in centro e soprattutto nelle frazioni di Taormina.
Un “censimento” di questo particolare ambito è stato già avviato nell’ottica di una mappatura di tutte le piscine. Oltre alle dimensioni, viene verificato il tipo di alimentazione (acquedotto, pozzo, ecc.) e la conformità degli scarichi. Il censimento scaturisce da una precedente indagine, effettuata attraverso mappe satellitari che ha portato alla luce la presenza di svariate piscine non correttamente dichiarate. Il Comune ha quindi pubblicato un avviso pubblico in cui invita i cittadini a regolarizzare la posizione catastale della propria piscina questo anche per non incorrere in pesanti sanzioni.
Le bollette dell’acqua, d’altronde, da parecchi anni a questa parte hanno rappresentato un “tallone d’Achille” nell’economia dei bilanci di Palazzo dei Giurati e così in anni recenti si è reso necessario intraprendere attività significative per il recupero di importi di rilievo che erano venuti a mancare nelle casse municipali. Una situazione paradossale che aveva concorso a creare le condizioni per il dissesto, anche perché la Corte dei Conti aveva rilevato che la riscossione dei tributi a Taormina era crollata al 35%, ad una soglia insomma da “allarme rosso“.
Un’analoga attenzione sta riguardando anche la Tari. Gli uffici comunali di Taormina (Area Economico-Finanziaria-Entrate) hanno approvato qualche giorno fa la lista di carica del ruolo – acconto – Tari per l’anno 2024. L’atto, con relativa attestazione di regolarità contabile e copertura finanziaria, conteggia nell’esercizio dell’annualità in corso 3 milioni 791.234,31 euro. A tanto ammonta l’accertamento sulle utenze nella località turistica soggette alla tassa sulla raccolta rifiuti.
E si stanno effettuando verifiche attraverso un apposito studio denominato “Tax Gap”. Tale studio ha censito 8449 abitazioni, 85 tra uffici e studi privati, 48 immobili adibiti a uffici pubblici (ed anche scuole, ospedale, etc), 814 tra negozi e boutique, 1745 magazzini e locali di deposito, 81 laboratori arte e mestieri, 2130 rimesse ed autorimesse, 286 immobili speciali produttivi o terziari, per un totale di 13 mila 648 immobili suscettibili a produrre rifiuti, con 43 a destinazione particolare e 2263 immobili che non producono reddito. Il totale complessivo è di 15 mila 954 immobili che al giugno 2023 costituiscono la “consistenza immobiliare” nel Comune di Taormina.
Sono risultate, in questo contesto, 8743 utenze domestiche e 5688 utenti residenti e 3055 utenti non residenti. Per utenza si intende la scheda Tari di ogni immobile. Dallo studio in oggetto emerge che i nuclei familiari residenti a Taormina sono 5449. Nella lista di carico della Tari si estraggono 1728 nuclei familiari in cui nessun componente risulta essere iscritto. I nuclei residenti regolarmente iscritti sono risultati quindi 3721.
Dall’acqua alla spazzatura, sul fronte dei tributi prosegue la stretta della casa municipale, mentre si avvicina il momento, ormai prossimo, dell’uscita del Comune dal dissesto dopo tre anni che dovrebbe concretizzarsi da qui ad un paio di settimane, dopo l’avvenuto deposito degli atti al Ministero dell’Interno da parte della Commissione Liquidatoria.