Sono parole durissime quelle pronunciate dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, in merito alla presunta esclusione del club etneo dalla Serie B. Pochi giorni fa si faceva strada l’ipotesi del ripescaggio, ma oggi la doccia fredda: “Stiamo seguendo costantemente la vicenda relativa all’incredibile golpe che Figc e Lega Serie B stanno tentando ai danni del Catania. In questi minuti con l’assessore allo Sport Sergio Parisi abbiamo compiuto i passi necessari per ribadire alle istituzioni calcistiche che il ripescaggio è un diritto e che qualunque altra soluzione determinerà una reazione dura e inflessibile.
Ho sentito – aggiunge il sindaco – il presidente Davide Franco e il direttore Pietro Lo Monaco al termine della conferenza stampa tenuta a Roma, ai quali ha ribadito la totale vicinanza dell’amministrazione comunale” e preannunciato che “qualora la Figc dovesse dare seguito alla determinazione di calpestare le norme e il diritto, il Comune di Catania si assocerà nella richiesta di risarcimento danni che verrà avanzata nei confronti del commissario della Figc Fabbricini e della Federazione”.
Duro lo sfogo dell’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, alla conferenza stampa indetta a Roma in contrapposizione all’ipotesi di una Serie B a 19 squadre con il conseguente blocco dei ripescaggi. “Andremo avanti su quattro procure diverse, il Siena e le altre squadre faranno la stessa cosa. È troppo grossa questa cosa che sta succedendo, siamo pronti a bloccare tutti i conti della Figc. Mi aspetto che questa sera, neanche domani, Fabbricini faccia i ripescaggi. In questo momento è lui il garante delle regole”, ha aggiunto.
“Solo il 3 agosto – ha proseguito Lo Monaco – il commissario Fabbricini aveva assicurato ufficialmente che la Serie B sarebbe stata a 22 squadre. Perché questo dietrofront? Questo movimento presuppone una mente molto arguta nel male – ha tuonato ancora Lo Monaco – Mi viene difficile immaginare che la Serie B nel complesso dei suoi presidenti abbia architettato tutto questo. Se si vive sprezzanti delle regole, non si fa fatica ad architettare qualcosa di questo tipo. D’altronde stiamo parlando di un sistema che ha accettato di avere le multiproprietà, impunemente e al di sopra delle regole. Ma le regole vanno rispettate, che siano brutte, sbagliate al momento ci sono queste regole.
Non è un caso che la Serie A non ha un governo da anni – ha concluso l’a.d. del Catania – che non ci sia un presidente federale e tutto sia commissariato. Pensavo che con il commissario si potessero far rispettare le regole e invece facciamo come ci pare”.