ITA tira dritto sulle sue scelte relative al call center Almaviva di Palermo in merito alla gara bandita per la gestione del servizio di assistenza clienti, e fa alcune precisazioni.
“L’area del customer center è per ITA una funzione fondamentale della relazione con il cliente. La società ritiene pertanto che, al pari della tutela dell’occupazione, sia necessario perseguire la discontinuità rispetto al passato e un’evoluzione verso l’efficienza e la sostenibilità, condizioni che muovono tutte le scelte di ITA, di oggi e in futuro“, si legge in una nota dell’azienda.
“ITA ha invitato a partecipare alla gara alcune società leader nel settore, inclusa quella che da molti anni svolge tale attività per conto di Alitalia – spiegano ancora da ITA -. Una scelta, questa, non obbligata, ma fatta per assicurare la massima trasparenza e apertura al mercato, nonostante ITA sia un’azienda in totale discontinuità da Alitalia in Amministrazione Straordinaria. Tutte le società invitate hanno sede in Italia, nonché centri produttivi anche in Sicilia, e ITA conferma che chi si aggiudicherà la gara dovrà erogare il servizio dall’Italia”.
Poi la replica alle organizzazioni dei lavoratori: “Destano stupore le preoccupazioni espresse da alcune sigle sindacali e da esponenti del mondo istituzionale siciliano, dal momento che tutte le società invitate applicano lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede l’utilizzo della clausola sociale, essendo per ITA fondamentale salvaguardare la continuità occupazionale nel caso di passaggi di attività da un fornitore ad un altro“.
Infine un’ultima precisazione: “Non si tratta di una gara al massimo ribasso. Al contrario, il bando attribuirà il 70% del punteggio sulla base di parametri tecnici, proprio per premiare chi possiede sia la flessibilità di gestire la curva dei volumi di telefonate previste nei prossimi mesi, sia l’esperienza e la capacità di offrire un servizio cruciale, all’altezza delle aspettative della clientela, attraverso soluzioni digitali e innovative che ITA ritiene come imprescindibili e la cui attuazione non può più essere rimandata”.