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Almaviva Palermo: ancora tagli per i lavoratori. La Cgil non firma l’accordo

mercoledì 16 Maggio 2018
Almaviva

Prolungare il taglio del costo del lavoro dei 3.400 dipendenti palermitani di Almaviva, già stabilito in base ad un precedente accordo, fino al 3o novembre prossimo. E’ stata questa la soluzione proposta dalla Regione Siciliana e accetta da quasi tutte le sigle sindacali, tranne la Slc Cgil, per congelare la procedura di conferimento di ramo d’azienda della sede di Palermo e così avere altri due mesi di tempo al fine di trovare soluzioni alternative alla societarizzazione del call center siciliano. Si è concluso in questo modo l’incontro tenutosi ieri pomeriggio presso l’Assessorato regionale alle Attività produttive.

In una nota la Slc Cgil “dichiara con fermezza la propria contrarietà al prolungamento di due mesi del taglio del TFR e dei 4 scatti di anzianità, ritenendo questo strumento inefficace per la risoluzione dei problemi dell’azienda stessa e per tale motivo non ha siglato l’accordo. Ci appare palese oggi – spiega Maurizio Rossoche la paventata cessione del ramo d’azienda fosse un pretesto per un ulteriore richiesta di taglio del costo del lavoro: ancora una volta la strategia del terrore per imporre logiche al ribasso”.

Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl hanno invece siglato l’accordo. “A poche settimane dalla scadenza dell’accordo siglato lo scorso anno – precisa Giuseppe Tumminia, segretario della UilCom Sicilial’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha proposto alle parti una proroga sino al 30 luglio. L’obiettivo è trovare soluzioni positive soprattutto con i committenti che oggi non erano presenti all’incontro. Speriamo che questo governo mantenga gli impegni a fronte di ulteriori sacrifici chiesti ai lavoratori”.

Anche il Comune di Palermo, attraverso l’assessore al lavoro Giovanna Marano, non ha espresso giudizi di merito limitandosi a prendere atto dell’intesa raggiunta. “Per parte nostra – ha sottolineato Marano – l’Amministrazione comunale continuerà a seguire la vicenda che resta comunque, per dimensioni aziendali ed impatto economico, una vertenza nazionale che non riguarda certamente solo la città di Palermo. Il tavolo che verrà insediato dal Governo regionale nelle prossime settimane ha il tempo necessario per ripristinare ed ottenere molte delle condizioni di consolidamento e di prospettiva per il gruppo Almaviva a Palermo”.

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