“Cambiamo” è pronta a diventare la casa dei siciliani che, nel solco dei valori della tradizione liberal democratica, con l’orgoglio dell’identità della nostra terra e la consapevolezza delle nostre straordinarie eccellenze sono pronti a unire le forze per guardare insieme alla ripartenza e ad un futuro di rilancio economico e sociale della Sicilia”. Lo ha dichiarato il coordinatore regionale di Cambiamo, Salvo Giuffrida, che nelle scorse ore ha incontrato a Roma il presidente nazionale di Cambiamo, Giovanni Toti.
“L’avvenuta adesione del consigliere comunale di Catania e presidente della Commissione Attività produttive, Agostino Giusti, che sarà coordinatore provinciale di Cambiamo – ha detto Giuffrida -, è un altro tassello in un percorso di crescita del partito ma più in generale un altro segnale sulla credibilità e sostenibilità di questo progetto politico. Il presidente Toti ha confermato la sua consapevolezza che il superamento di questa crisi non possa prescindere da uno sforzo congiunto e complementare di tutti gli italiani, da Nord e Sud, e l’esempio del modello Genova deve diventare quello per cogliere irripetibili opportunità come quella del Ponte sullo Stretto. La Sicilia può essere a pieno titolo il motore della ripartenza italiana“.
“Anche per questo Cambiamo – aggiunge il coordinatore regionale di Cambiamo – vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti i cittadini che in questo momento di sofferenza epocale vogliono lottare con grande determinazione per una ripartenza dei territori, a sostegno di famiglie e imprese ormai allo stremo. Di fronte all’inquietudine collettiva, vogliamo dare un messaggio forte di speranza e contribuire a creare subito le condizioni per opporre alla scure della paralisi la prospettiva di una ripresa reale. Vogliamo che la tutela della salute sia la premessa immediata di uno sviluppo che possa fondarsi sulla valorizzazione dell’eccezionale patrimonio ambientale e culturale, la difesa dell’ambiente ma anche il progresso con le grandi opere e le infrastrutture strategiche”.