Condividi
Gli interventi

Campagna antincendio in Sicilia, 1000 nuovi volontari e 300 mezzi operativi

martedì 6 Maggio 2025

L’estate è alle porte e con le temperature calde arrivano anche gli incendi. La stagione delle attività antincendio boschivo per l’anno 2025 avrà inizio il 15 maggio e terminerà il prossimo 31 ottobre, quindi tutto pronto per i mesi ‘critici’ della nostra Isola, che ogni anno vive il dramma dei disastri causati dal fuoco che colpisce campagne e non solo.

Di competenza del Corpo Forestale della Regione Siciliana, insieme ai Vigili del Fuoco, quest’anno sarà riproposta la convenzione, come lo scorso anno, che ha visto entrare in campo delle squadre aggiuntive e distaccamenti, per ripartire con una marcia in più.

Salvo Cocina

Infatti, la campagna dell’anno scorso, come abbiamo visto, si è svolta mettendo all’opera 532 volontari specializzati nell’estinzione dei focolai e a altri 177 formati per promuovere la cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Tutto grazie alla messa in campo di strategie per preservare il patrimonio boschivo, ma anche per tutelare le abitazioni e soprattutto la popolazione.

Durante il 2023 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1.073 chilometri quadrati, inferiore solo al 2021 negli ultimi sei anni. I numeri risultano in aumento rispetto al 2022 soprattutto per le superfici bruciate totali (+36%), e in misura minore per le sole superfici forestali bruciate (+6%). Solo la Sicilia e la Calabria hanno contribuito a più dell’83% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi.

E Palermo è stata la Provincia maggiormente colpita dagli incendi con 43,5 chilometri quadrati. Da sola rappresenta il 43% del totale forestale regionale bruciato e ben il 28% del totale forestale nazionale percorso da incendio.

Nell’arco di soli 4 giorni, quelli tra il 24 e il 28 luglio 2023, sono bruciati circa 80 chilometri quadrati di superficie boschiva, in media si tratta di 20 chilometri quadrati al giorno. Invece, nei mesi di agosto e settembre sono bruciati 0,3 chilometri quadrati di foreste al giorno. Un altro evento significativo è stato quello avvenuto a settembre, quando, tra il 17 e il 23, sono bruciati nuovamente 20 chilometri quadrati di bosco, 2,8 chilometri quadrati al giorno.

Secondo i dati dell’assessorato Territorio e Ambiente, invece, i numeri nel 2024 si sono leggermente abbassati, ci sono stati 4.730 incendi, nello stesso periodo del 2023 erano stati 5.300. Il calo è dovuto al fatto che non ci sono state molte giornate con venti forti, e c’era poco materiale combustibile perché erba e sterpaglie non si sono sviluppate per la mancanza di acqua.

Gli incendi, soprattutto quelli di fine luglio, hanno devastato diverse aree, in particolare attorno a Palermo, dove 43,5 chilometri quadrati sono stati inceneriti, rappresentando il 43% del totale forestale regionale e il 28% di quello nazionale. Anche le province di Messina e Siracusa hanno subito gravi perdite, con 25 e 30 chilometri quadrati di superficie boschiva bruciati rispettivamente.

Su scala nazionale, sono stati rilevati 615 incendi e nonostante l’estensione delle aree colpite.

Quali sono le prospettive per il 2025?

Il dirigente generale della Protezione Civile regionale Salvatore Cocina, ha annunciato che in Sicilia si assisterà a un’estate un po’ più difficile perché avendo avuto più piogge ci sono molte erbe e vegetazione, e si aspettano delle temperature molto elevata nell’estate, le previsioni quindi non sono favorevoli.

Ma tutto dipenderà comunque sia della temperatura, ma soprattutto dal vento. Sono. appunto, le giornate di vento forte che creano incendi che non si possono fermare e non si possono spegnere, incendi devastanti.

In 1000 volontari pronti, con circa 300 mezzi, che si stanno preparando con delle esercitazioni, una che è stata completata e ne sono previste altre 5 in tutta la Sicilia, si tratta di esercitazioni congiunte, partecipano i volontari, a supporto, preposti istituzionalmente a spegnere gli incendi, e sono guidate dai Vigili del Fuoco e dagli operatori della Forestale. Nel contempo ci sono in corso formazioni per altri 540 volontari che si chiuderanno entro i primi di giugno.

Il lavoro di squadra e la tempestività degli interventi sono le uniche armi vincenti in tema di prevenzione e contrasto del rischio incendi. L’obiettivo principale è quello di fornire ai volontari gli strumenti necessari per gestire il fuoco e spegnere focolai di vegetazione in modo adeguato, minimizzando i rischi per la loro sicurezza e per quella degli altri.

E’ tutto molto incerto in questo momento, non ci resta che sperare che il caldo e gli incendi ci diano tregua.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, Luca Sbardella tira dritto sulle Provinciali: “Una verifica di metà mandato della maggioranza Schifani” CLICCA PER IL VIDEO

Luca Sbardella è l’ospite della puntata numero 322 di Bar Sicilia. Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia, deputato alla Camera, commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.