Dopo la cancellazione delle sette rotte Ryanair da e per l’aeroporto di Birgi, imperversa la polemica a Trapani. “Sembrerebbe che Ryanair abbia cancellato, potendo scegliere, alcune destinazioni dove non ha più o non ha ancora un contratto con le società di gestione. Moltissime società di gestione, soprattutto degli aeroporti minori, per avere traffico fanno dei contratti di co-marketing con Ryanair e, in alcuni casi, quello di Trapani è il più evidente, non sono state erogate da parte dei comuni che si sarebbero dovuti sostituire alla soppressa e poi resuscitata Provincia“.
Parole che suonano come una condanna per Birgi quelle pronunciate dal presidente dell’Enac Vito Riggio in audizione al Senato. L’ennesima mazzata su una provincia che, senza i voli della compagnia low cost su Birgi, rischia un drastico calo degli affari nel settore del turismo. “La provincia di Trapani a suo tempo – ha proseguito il numero uno dell’Ente nazionale di aviazione civile – aveva dato circa tré milioni a Ryanair e questo aveva determinato un boom di presenze. Poi, però, la Provincia è stata soppressa e a quel punto i comuni della Provincia avrebbero dovuto versare questi quattrini a Ryanair, cosa che non è avvenuta“. Che tradotto significa: niente soldi alla compagnia e quest’ultima dice addio a Birgi. “Dovendo scegliere, dunque – spiega ancora Riggio – è chiaro che Ryanair abbia privilegiato le società di gestione con le quali ha già un rapporto e quindi lì ha diminuito il numero di cancellazioni“.
Sulle cancellazioni dei voli, intanto, Riggio informa che il 97% dei passeggeri che hanno subito la soppressione è stato informato in tempo con un sms, non presentandosi quindi in aeroporto e senza provocare così scene di panico. Ma su questo tema la Cgil è polemica. “Le affermazioni del presidente di Enac sulla vicenda Ryanair continuano ad essere elusive“, afferma il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo che aggiunge: “Nessuno chiede ad Enac di svolgere le funzioni di altri enti statali ma attendiamo da settimane di conoscere le reali motivazioni che hanno portato alla cancellazione dei voli“. Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil “la bufala delle ferie, a cui non crede nessuno, forse è credibile per il presidente di Enac ma non a noi.
Altri enti di controllo, da quello inglese a quello belga, hanno assunto un atteggiamento che ha richiamato Ryanair al rispetto delle norme. Così come ha dimostrato nell’handiing la vicenda della cooperativa Alpina all’aeroporto di Malpensa – sostiene infine Cortorillo – un sistema non regolato porta solo dumping e minori tutele per passeggeri e lavoratori“.
Nel frattempo, però, l’Enac è intenzionata a sanzionare Ryanair, come spiega Riggio: “Nonostante le rassicurazioni verbali, non ci sono stati adeguamenti e ciò determina l’irrogazione delle sanzioni previste. Finora non sono state irrogate perché, da parte di Ryanair è stata garantito l’adeguamento ma ancora non c’è stato e mi riferisco soprattutto di mancate informative ai passeggeri in ordine ai diritti dei passeggeri“.