Dai canti gutturali del pesce Terapon theraps al tramonto ai cori alla Luna dei pesci che si nutrono di plancton fino agli schiocchi sordi dei gamberi tigre: gli animali del mare non sono muti ma producono una varietà di suoni di ogni tipo.
Reti di idrofoni low-cost e l’analisi dei suoni con l’Intelligenza artificiale ha permesso di scoprire un mondo quasi del tutto sconosciuto al largo della costa indiana di Goa. Lo studio, pubblicato su Journal of the Acoustical Society of America, è stato coordinato dal gruppo de Miles Parsons, dell’Istituto Australiano di Scienze Marine.
Quando si parla di suoni e canti del mare si pensa immediatamente a balene e delfini, ma il mondo sottomarino è in realtà molto più rumoroso e variegato di quanto si pensi e negli ultimi anni sono nati dei grandi archivi online in cui sono raccolti suoni di moltissime specie acquatiche.
Tra i nuovi importanti lavori di ricerca nella creazione di questi cataloghi c’è la ricerca coordinata da Parson, che ha usato una rete di idrofoni a basso costo lungo la barriera corallina che si trova al largo di Goa, in India e identificato decine di suoni finora poco noti come i canti gutturali emessi dal Terapon theraps, che si intensificano al tramonto, o i cori notturni dei tanti pesci che si nutrono di plancton che sembrano essere influenzati dalla Luna e tanti altri suoni di cui non è ancora stato possibile capire l’origine.
I nuovi dati sono stati integrati all’interno della Biblioteca Globale dei Suoni Biologici Sottomarini (Glubs), di cui è possibile ascoltare molti estratti anche su YouTube, e possono fornire preziose informazioni per conoscere la biodiversità e lo stato di ecosistemi quasi impossibili da monitorare con altre tecniche. Un settore ancora poco esplorato ma che se arricchito con contributi da tutto il mondo potrebbe rivelarsi utilissimo per la salvaguardia degli ambienti sottomarini.