“I recenti gravi fatti nelle carceri italiane ci portano a fare una riflessione su quanto bisogna ancora fare evitando inutili strumentalizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto impegnati quotidianamente nell’eseguire un servizio delicatissimo di prevenzione e riabilitazione degli utenti delle carceri“. Ad affermarlo è Claudio Marchesini, segretario territoriale Ugl di Palermo.
“Riteniamo indispensabile un turn over per gli operatori degli istituti penitenziari siciliani – conclude Marchesini – a Palermo in particolare, dove la popolazione carceraria è di gran lunga superiore alle restanti otto province nell’isola, contiamo sulle nuove immissioni di neo assunti, richiediamo che siano adeguate al fabbisogno del territorio, la popolazione carceraria è aumentata in maniera esponenziale e con essa il rischio di introduzione dall’esterno di materiale vietato come i cellulari portati via area dai droni, ultima frontiera della criminalità, il personale penitenziario in servizio sotto organico è stanco anche per via dell’età, l’immissione di giovani può ridare vigore ad una categoria di lavoratori che per mansioni e responsabilità svolgono un lavoro logorante e rischiosissimo“.