In Italia c’è nuovamente il rischio della carenza di farmaci. Numerose possono essere le cause determinanti, tra cui: l’irreperibilità del principio attivo, eventuali problematiche legate alla produzione e al confezionamento, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisti incrementi delle richieste di un determinato medicinale, o emergenze sanitarie o di altro tipo. Il conflitto in Ucraina ha di certo aumentato il rischio facendo mancare materie prime anche per il confezionamento dei farmaci stessi. In risposta a questo allarme, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha provveduto a ribadire che la situazione è attualmente sotto controllo.
A confermare è Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente di Palermo di Federfarma: “Alla carenza di alcuni farmaci, soprattutto per mancanza del principio attivo, le farmacie italiane sopperiscono alla mancanza con delle alternative altrettanto valide. Pian piano però la situazione sta rientrando perché non c’è più una carenza assoluta e per i casi più urgenti le farmacie riescono ad essere pronte”, rassicura il segretario nazionale.