“Tra qualche anno probabilmente Messina sarà fuori dalla carenza di sangue ma al momento importiamo da fuori 5mila sacche ogni anno, mentre il nostro fabbisogno è 12mila”: è il dato annunciato dal vicepresidente della Sezione comunale Avis Francesco Previte, in occasione dell’incontro di presentazione delle mattine dedicate alla donazione nella sede dell’Ordine degli avvocati. “
È la prima volta che il nostro ente scende in campo – ha detto il presidente Domenico Santoro – gli iscritti, molti dei quali già autonomamente donavano, adesso diventeranno “testimonial” speciali della raccolta di sangue”.
Appuntamento nella piazza del Tribunale da lunedì 12 a venerdì 16 dicembre: “Nelle cinque giornate, dalle ore 8,30 alle 12- ha spiegato il direttore amministrativo IRCCS Bonino Pulejo Maria Felicita Crupi – il nostro personale specializzato accoglierà i cittadini per spiegare loro come funziona la donazione, registrare la disponibilità a donare il proprio sangue, effettuando il primo prelievo di controllo e, in caso di regolarità, due giorni dopo la vera e propria donazione”.
All’incontro hanno preso parte diversi consiglieri dell’Ordine e anche Salvatore Leonardi, coordinatore locale Organi e tessuti e e responsabile UOC Anestesia Rianimazione IRCCS Bonino Pulejo: “Per i cittadini è un’opportunità preziosa di aiutare chi ha bisogno di sangue e lotta tutti i giorni. Faremo gli esami ematochimici per verificare che il sangue sia idoneo alla donazione”.
L’iniziativa, promossa da Ordine degli avvocati insieme con Avis e IRCCS Bonino Pulejo è stata particolarmente apprezzata: “La partecipazione dell’Ordine degli avvocati è un valore aggiunto – ha sottolineato Giuseppe Rao, direttore sanitario IRCCS Bonino Pulejo – serve sinergia tra enti e associazioni per organizzare grandi giornate di raccolta come quelle previste da questa iniziativa”.
Per la referente locale del procuramento e donazione Lorenza Mazzeo: “Questo evento rientra nell’ottica di una nuova filosofia in cui gli ospedali incontrano i cittadini e collaborano per costruire insieme una sanita migliore. La gente viene in ospedale quando ha bisogno, adesso è l’ospedale che ha bisogno… di sangue”. Infine una riflessione sulla generosità dei messinesi:
“Messina è una città molto magnanima nella raccolta ad esempio di denaro, i donatori di sangue sono aumentati negli ultimi anni e anche durante la pandemia – ha concluso Previte – ma sul sangue, il nostro bene più prezioso, a volte registriamo una diffidenza da parte dei messinesi che vanno invogliati a questo atto di solidarietà”.