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Policlinico

Messina, ecco le “Porte delle meraviglie” donate ai bimbi di Neuropsichiatria CLICCA PER LE FOTO

mercoledì 16 Novembre 2022

Oltre quelle porte c’è il “mondo sottosopra” visto con gli occhi di un bambino che si trova catapultato tra camici, siringhe, sale operatorie e li sgrana, proprio come Alice, tra sgomento e incredulità. E con lui, con quel bambino che varca le soglie del reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico, c’è la sua famiglia, i fratellini e le sorelline, i genitori, i nonni, tutto il suo piccolo mondo.

Per presentare le 13 porte dipinte con le storie di Alice nel Paese delle meraviglie, donate dall’associazione Leo Onlus al centro autismo “Brucaliffo”, è stata la neuropsichiatra Marilena Briguglio con un racconto che ha accompagnato i presenti sugli stessi passi incerti di un bambino costretto a vivere un’altra normalità, quella di un mondo sottosopra che solo con la forza straordinaria della fantasia e dell’amore si trasforma.

La magia l’hanno fatta in questi anni i professionisti e gli operatori del reparto di Neuropsichiatria infantile diretto dalla dottoressa Gabriella Di Rosa,  grazie al sostegno dei vertici del Policlinico, dell’Università di Messina e delle associazioni come la Leo Onlus, che sanno, per dirla con le parole usate dalla presidente Maria Trinchera Virga, “che devi iniettarti ogni giorno un po’ di fantasia per non morire di realtà”.

Neuropsichiatria infantile ha avviato da tempo un percorso per diventare, oltre che solido punto di riferimento di elevata professionalità, anche “casa” per i piccoli pazienti e gli adolescenti fragili, con un approccio che ha trasformato il reparto in un modello. Spazi che spesso sono stati dipinti dagli stessi pazienti, come accaduto durante il lockdown e che hanno illuminato di colori corridoi, stanze, sale d’attesa. Nulla è più grigio nel reparto, ovunque ci sono i colori e la luce, le parole e il linguaggio dei “concittadini” del Paese delle Meraviglie.

Vogliamo raccontare un percorso attraverso le immagini che ha donato l’associazione Leo- ha spiegato Marilena Briguglio- e attraverso Alice che si sente incompresa, inappropriata in un mondo che non è normalità per lei e che scopre attraverso il Bianconiglio, il Brucaliffo. Alice sono i nostri bambini in reparto che vivono in una normalità che non è il loro. E’ un Paese delle meraviglie che li fagocita insieme alle loro famiglie”.

Lo spazio ambulatoriale è stato chiamato “Brucaliffo” perché il personaggio di  “Alice nel paese delle Meraviglie” con il suo colore blu accende i riflettori sul tema dell’autismo e soprattutto perché, pur non essendo un personaggio chiaro ad Alice, è comunque colui che le fornisce gli strumenti per interpretare il mondo. Gli stessi strumenti che medici e operatori ogni giorno offrono ai piccoli pazienti.

Così come il Brucaliffo fa con Alice anche i medici del reparto “aprono” alle famiglie quelle porte che si spalancano subito dopo la frase: “vostro figlio è autistico” e sembrano essere voragini. Da quell’istante inizia il mondo sottosopra. La direttrice di Neuropsichiatria infantile Gabriella Di Rosa, nel sottolineare i pilastri professionali sui quali si è poggiato il reparto, ha spiegato in che modo tutto il personale, nel prendere in carico i pazienti li accompagna insieme alla famiglia ed in ogni suo aspetto ed in ogni necessità fino all’età adulta “il nostro è un percorso che definisco tangenziale. Facciamo in modo di farli sentire a casa, li guardiamo negli occhi e li ascoltiamo. Per noi il bambino non è soltanto al centro, è il centro.

Grazie alla possibilità di diagnosi precoce che ne consente anche la personalizzazione, equipe specializzate seguono i casi, li prendono per mano e usano il linguaggio più adatto, quello della fantasia, quello di Alice smarrita, così simile nel cuore e nelle emozioni a bambini e adolescenti che in quello spazio ambulatoriale dovranno imparare a trascorrere molto tempo.

“Io posso dirvi solo grazie- ha commentato il Rettore Salvatore Cuzzocrea- Grazie a chi lavora instancabilmente in questo reparto e grazie alla famiglia Virga. Questa è la casa dei pazienti, lo è tutto il Policlinico, spesso ce ne dimentichiamo e pensiamo che sia la casa del Rettore o dei primari. Non è così”.

Cuzzocrea ha annunciato che il progetto in corso nella Cittadella Universitaria sull’ippoterapia sarà prorogato a gennaio con costi totalmente a  carico dell’Ateneo e sarà ampliato ai pazienti che vorranno partecipare. Ha inoltre dato mandato per la progettazione di un giardino davanti al Padiglione destinato ai piccoli pazienti.

Abbiamo un privilegio, perché io lo considero così, un privilegio- ha commentato il commissario straordinario dell’AOU Martino Giampiero Bonaccorsi- che è quello di aiutare gli altri, non dimentichiamolo mai. Questa è una realtà solida che si basa su una straordinaria professionalità e su un approccio fondato sull’amore. E’ un modello che deve essere esportato in Sicilia e non soltanto. Abbiamo solo scalfito i muri che ci sono, adesso dobbiamo abbatterli”.

Le nuove porte sono state donate dalla L.E.O. Onlus, non nuova a questo genere di azioni benefiche verso i reparti pediatrici messinesi. L’associazione nasce dalla volontà della famiglia Virga di dedicare alla memoria del figlio Leonardo, mancato nel luglio del 2007 -a soli due giorni dalla sua laurea in medicina- a causa di un tragico incidente autostradale, azioni solidali in grado di interpretare la volontà della missione che, da medico, il giovane messinese avrebbe certamente portato avanti. Nei mesi scorsi sono state donate le porte del reparto di degenza sempre con immagini di fiabe e nel 2008 l’associazione ha realizzato un presidio ospedaliero in Nigeria.

Non possiamo risolvere problemi né donare salute-ha detto Maria Trinchera Virga- Però possiamo donare un sorriso a quei bambini che a differenza dei loro coetanei non possono andare al cinema, ai giardini pubblici. E’ Leo che ci indica la strada e ringraziamo quanti con i loro contributi ci aiutano a donare”. La presidente dell’associazione ha annunciato che le somme del risarcimento per la morte del figlio saranno destinate all’acquisto di un appartamento per le famiglie di chi ha i bambini al Policlinico.

Monsignor Cesare Di Pietro ha benedetto il centro autismo ed gli ambulatori e prima del taglio del nastro un altro momento emozionante è stata l’esibizione del giovane Lorenzo Lisitano che sta per concludere gli studi superiori e dopo gli esami si iscriverà al Conservatorio.

 

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