“Aerolinee Siciliane vuole essere utile alla terra dei propri azionisti, sa che il mercato siciliano vale quaranta milioni di passeggeri e non venti e sa come contribuire a sviluppare questo traffico con beneficio per tutti. La Regione continua invece ad affidarsi a imprese esterne che non sono, quanto meno, di parola. Ricordiamo anche, nel recente passato, almeno due sceicchi arabi svaniti nel nulla, così come erano arrivati. Possibile che si spendano i soldi di tutti e nessuno si chieda se ci siano reati sottostanti?” Lo dice il presidente della compagnia aerea Luigi Crispino.
“I siciliani vogliono che sia loro garantito il diritto di movimento. Vuole la Regione Siciliana risolvere il problema del trasporto aereo, sì o no? Se la risposta fosse sì, noi ci siamo – aggiunge il presidente – la strategia regionale non impedisce i prezzi alti e a nostro avviso li innesca. Il costo di questa pervicacia autocratica può arrivare a due miliardi, per i soli maggiori costi di trasporto aereo, pari al 2,5% del Pil siciliano. Un prezzo davvero eccessivo per un eventuale capriccio istituzionale e senza considerare gli atti secretati dagli aeroporti”.