Nonostante le rassicurazioni di Ita Airways, rientrare in Sicilia per le festività natalizie per le migliaia di studenti e lavoratori che vivono nel resto d’Italia in questa fine 2022 è praticamente impossibile.
E non soltanto perché i voli a disposizione sono pochissimi. La questione fondamentale è che i costi dei biglietti sono lievitati fino a circa 600 euro per singola tratta. E, se l’aeroporto di partenza è diverso da uno degli aeroporti romani, spesso si è costretti anche a scegliere un volo con uno scalo, sborsando comunque oltre 250 euro solo per il volo di andata.
L’alternativa? Scegliere una low cost. Il vantaggio, se così si può chiamare, c’è, ma è minimo. Di sicuro, non è così vantaggioso come poteva esserlo una decina di anni fa.
Nelle simulazioni che abbiamo fatto, ad esempio, da Milano a Palermo con andata il 23 dicembre e ritorno il 2 gennaio, i biglietti vengono a costare 274,99 euro. Peccato che in questo caso sia necessario dormire a Orio al Serio per poter essere puntuale al gate, con il volo da Bergamo che è in programma per le 5,50 am. Prendendo, quindi, un giorno di ferie a lavoro. Al ritorno, poca differenza, con la partenza prevista per le 8,15. Se si è costretti a lavorare la mattina del 23, invece, il prezzo sale a 336,99 euro.
Ovviamente, se si volesse portare anche solo un piccolo bagaglio a mano, bisogna mettere in conto di spendere altri 50 euro. Se, poi, vogliamo imbarcare un bagaglio da 20 Kg al posto del trolley da cabina da 8 kg, dovremo sborsare altri 80 euro. Totale: oltre 400 euro.
“Non vediamo nostro figlio da fine agosto, quando è tornato a Milano per studiare al Politecnico – racconta Rita -. Speravamo di riuscire a riunirci almeno per Natale, ma costa troppo. E, così, siamo costretti a rimandare. Sono tre anni che non stiamo tutti insieme per le festività. Prima, la pandemia. Ora, ci si mette pure il rincaro dei biglietti aerei. E nessuno fa niente”, si lamenta.
“Andata e ritorno da Bologna, con partenza il 20 dicembre alle 18 e ritorno il 9 gennaio alle 7 mi sarebbe costato più di 350 euro. Addirittura, se avessi scelto di partire il 22 dicembre, solo per il volo di andata avrei dovuto spendere 400 euro. Alla fine, ho optato per il treno: 15 ore e 38 minuti, con due cambi, per la bellezza di 139,10. E solo posto a sedere, niente cuccetta per dormire la notte”, fa notare Mario.
I siciliani che vivono all’estero non se la passano meglio. Eleonora spiega di aver deciso di restare in Spagna, perché “da Vigo solo l’andata per la Sicilia, con scalo a Barcellona, sarebbe costata 200 euro. Una mia amica ha, invece, deciso di spostarsi da Vigo a Porto, in Portogallo, per raggiungere Catania attraverso Milano. È stata fortunata: ha speso oltre 200 euro per il volo di andata. Ma se si cerca adesso si rischia di spendere quasi il doppio”.