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Il protocollo

Caronte & Tourist approva Carriera Alias per i dipendenti transgender

lunedì 4 Marzo 2024
TIziano Minuti Caronte & Tourist

“Caronte & Tourist adotta la Carriera Alias a tutela dei dipendenti transgender. Ognuno sarà riconosciuto con il nome d’elezione coerente con la propria identità di genere. Un passo di civiltà per il benessere psicofisico e la tutela della privacy dei lavoratori”. A dirlo in una nota il Gruppo Caronte & Tourist che ha approvato il protocollo che tutelerà i dipendenti transgender o che hanno avviato un percorso di varianza di genere e che permetterà loro di essere riconosciuti e nominati nell’ambito lavorativo con il nome d’elezione – un alias, appunto – coerente con l’identità di genere espressa.

La Carriera Alias nasce per promuovere il benessere psicologico e garantire la riservatezza dei dipendenti, specialmente nelle situazioni in cui l’identità di genere non corrisponda ancora con quella anagrafica. Questo protocollo – in assenza di una specifica legislazione in Italia – identifica le procedure attivate negli anni da moltissime scuole e università italiane e, più di recente, recepite da alcuni contratti statali e privati. “L’approvazione del regolamento rappresenta un impegno di civiltà e un’opportunità significativa di crescita culturale per la nostra comunità lavorativa. Lo scopo principale è eliminare i disagi e le sofferenze che potrebbero derivare da una mancanza di riconoscimento oltre che un’importante azione di schermo a ogni forma di bullismo e discriminazione sul luogo di lavoro”, ha detto Tiziano Minuti, Hr manager e responsabile della comunicazione del Gruppo C&T.

“La carriera alias – prosegue – si affianca a quella anagrafica (giuridicamente necessaria per la regolare la gestione del rapporto di lavoro) e ha valore nel circuito interno delle attività dell’azienda e delle relazioni lavorative. Per fare un esempio, l’alias potrà essere utilizzato nell’indirizzo di posta elettronica, nel cartellino di riconoscimento, nelle eventuali tabelle di turno orari, nelle targhette delle stanze d’ufficio, nelle divise e così via”.

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