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Consorzio autostrade siciliane

Cas, concorsi sospesi per “parentopoli”. Uil e Cgil: “Bene ma non si criminalizzi l’Ente”

martedì 7 Marzo 2023

La sospensione per un mese di alcuni concorsi al Cas in odore di parentopoli  (qui), disposta ieri dal presidente Filippo Nasca, ha scatenato reazioni e suscitato il plauso dei sindacati. A condividere la decisione di Nasca sono Carmelo Garufi Michele Barresi Segretari Generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina evidenziando come sia sia funzionale a fugare eventuali dubbi di regolarità e verificare se i bandi abbiano avuto la dovuta evidenza pubblica al fine di garantire la libera partecipazione ai candidati interessati.

Non crediamo di certo che il provvedimento preso dal Presidente sia volto a gettare discredito o sospetti di presunte parentopoli che purtroppo inevitabilmente l’eco mediatico genera – continuano Garufi e Barresi – ma piuttosto è un segnale di cautela ed evidente discontinuità e trasparenza rispetto al passato. Vogliamo sottolineare che i sindacati, già nel novembre dello scorso anno, avevano chiesto con nota ufficiale al Cas la revoca di tali bandi in quanto, a giudizio dei sindacati, gli stessi prevedevano assunzioni di qualifiche professionali inesistenti nel contratto nazionale applicato ai dipendenti del Consorzio Autostrade Siciliane, nota a cui il Cas fece seguire una prima sospensione delle prove scritte per poi riprendere le selezioni.

I sindacati chiedono quindi di procedere con trasparenza senza però finire con il fare di tutta l’erba un fascia, ovvero criminalizzare con troppa facilità l’Ente e i  dipendenti. Uil e Cgil ribadiscono che al momento a pianta organica è fortemente carente e occorre concordare il nuovo fabbisogno di personale.

In questi giorni abbiamo ritenuto tuttavia poco comprensibili alcune scelte di codesto consorzio in merito al rinnovo del distacco da altri enti di alcuni dipendenti le cui qualifiche potrebbero essere ricoperte da professionalità interne – continuano Garufi e Barresi – mentre questo inspiegabilmente non è avvenuto per il ruolo di ufficio stampa che invece ci risulta si voglia esternalizzare con il reperimento di agenzie di comunicazione in discrasia con quanto disposto dalla legge 150 del 2000”.

Proprio la vicenda dell’ufficio stampa è al centro di altri due documenti, da parte della Figec Cisal (Federazione Italiana Giornalismo Editoria e Comunicazione) e di Assostampa.

La fiduciaria  Figec Cisal Graziella Lombardo ha infatti inviato una nota ricordato come il Cas abbia previsto in organico un posto di ufficio stampa,  lasciato libero ormai da un paio d’anni da un dipendente (iscritto all’Albo dei Giornalisti) per raggiunti limiti di età. Attualmente il ruolo è ricoperto – prima in comando, poi tramite bando di interpello – da un altro iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

L’ufficio Stampa del Cas è stato istituito con atti deliberativi del Consorzio approvati dalla Giunta di Governo della Regione Siciliana e – tenuto conto anche della nuova natura giuridica che comunque applica i principi previsti per la pubblica amministrazione  (decreto legislativo 165/2001) dell’ente autostradale – ogni decisione dovrà essere conseguita in linea con la normativa in materia (L. 150/2000 e L.R. 27/2007).

La Figec Cisal rileva però che con la delibera del 6 marzo 2023 n.6, si evince invece che il Cas mentre ha già stabilito proroghe per altre figure professionali in scadenza non ha inteso applicare lo stesso criterio per quanto riguarda il posto di ufficio stampa – unica non reperibile all’interno dell’organico – riservandosi “ogni più approfondita valutazione”. Nella stessa delibera si dà mandato al direttore generale di espletare in via d’urgenza “una pertinente procedura negoziale per l’affidamento ad una società operante nel settore della comunicazione”.

Riteniamo di condividere con lei la necessità di subordinare un eventuale servizio di comunicazione “integrata” da affidare ad una società esterna, a quella di un ufficio stampa, essenziale e prioritario in base alla normativa vigente- conclude Graziella Lombardo– Soluzioni diverse sarebbero da questo sindacato contestate con tutti gli strumenti a disposizione”

Analogo tenore per il comunicato di Assostampa Sicilia, sindacato unitario dei giornalisti “Appreso dell’intenzione dei vertici del Cas di affidare all’esterno alcuni servizi, tra cui l’importante ruolo di ufficio stampa, fondamentale anello di congiunzione tra ente e utenza, esprime forte preoccupazione per il depauperamento di una forte risorsa di democrazia. Il segretario regionale, Giuseppe Rizzuto, e il segretario provinciale, Sergio Magazzù, richiederanno un incontro con la Presidenza del Cas per approfondire l’argomento. Nel frattempo, evidenziano che la funzione di ufficio stampa all’interno dell’ente era stata comunque già prevista dalla pianta organica sin dal 1997. Il sindacato dei giornalisti lamenta, ancora una volta, la disattenzione istituzionale nei confronti della categoria e il mancato rispetto della normativa vigente (legge 150) e auspica un confronto urgente con la Presidenza della Regione sulla complessa materia degli uffici stampa in Sicilia.

 

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