“In seguito alla notizia, pubblicata da alcuni giornali, relativa all’udienza per la vendita all’asta di Casa Memoria Impastato, fissata in data 8 febbraio 2024, comunico che la questione è già da tempo in mano ai miei legali e sarà risolta da me in breve tempo e senza la necessità di ricorrere a soldi pubblici”. Così il fratello del fondatore di Radio Aut, Giovanni Impastato.
L’abitazione, in cui ha vissuto Peppino Impastato fino al suo assassinio per mano della mafia, è diventata uno dei simboli della legalità. Oggi, però, su di essa pesa un importante debito.
“Ringraziamo la Regione siciliana, che si è offerta generosamente di interessarsene, ma non riteniamo necessario usufruire di questo aiuto, bensì di risolvere autonomamente. Casa Memoria Impastato continuerà a resistere come ha sempre fatto in questi lunghi 45 anni, esclusivamente con l’impegno e le risorse della famiglia Impastato e della nostra associazione che da tanti anni lavora instancabilmente nel nostro territorio”.
“Per altre dichiarazioni uscite sui giornali, tante inesattezze, falsità e attacchi alla mia persona, sono già in corso azioni legali. Ci riserviamo di dare più avanti ulteriori spiegazioni relative a questa vicenda, nel rispetto delle indagini in corso da parte della Procura della Repubblica.
Non saranno i tentativi di discreditare il nostro operato a fermarci, anzi andremo avanti con maggiore impegno con le attività di Casa Memoria che rappresenta un importante punto di riferimento nel territorio, grazie al lavoro instancabile di tanti attivisti e volontari”.