Un giovane di 21 anni, già condannato per reati legati allo spaccio di droga, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Catania Nesima dopo aver violato per ben 13 volte gli arresti domiciliari.
Il ragazzo, che stava scontando una pena di quattro anni, aveva beneficiato della misura alternativa al carcere, ma si è ripetutamente reso protagonista di evasioni, nonostante indossasse un braccialetto elettronico per il monitoraggio della sua posizione.
Le evasioni sono iniziate a marzo dello scorso anno, e il giovane ha utilizzato una tattica ripetitiva per ingannare le autorità: nelle ore serali e notturne, chiamava la Caserma dei Carabinieri lamentando malesseri fisici, giustificando così la necessità di recarsi in ospedale.
Tuttavia, gli accertamenti condotti dai militari hanno svelato che, dopo essere stato dimesso, il giovane trascorreva il resto della notte in compagnia dei suoi vecchi amici.
Grazie all’analisi del tracciato GPS del braccialetto elettronico e al confronto con i registri ospedalieri, i Carabinieri hanno raccolto prove sufficienti per chiedere un aggravamento della misura cautelare.
La Corte di Appello di Catania ha accolto la richiesta, disponendo il trasferimento del 21enne nel carcere di Piazza Lanza, ponendo così fine alle sue ripetute fughe.