Il Gip di Catania ha confermato il fermo, ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato e occultamento di cadavere, eseguito il 17 ottobre scorso dai carabinieri, di Giovanni Francesco Di Prima, il 22enne accusato di avere ucciso con un coltello da caccia la sorella Lucrezia, di 37 anni, nella loro villa di San Giovanni La Punta.
Il suo legale, l’avvocato Umberto Terranova, ha già anticipato che chiederà una perizia psichiatrica per il suo assistito. Secondo l’accusa, Giovanni, come il 22enne era chiamato da familiari e amici, tre giorni fa avrebbe ucciso nella loro villetta la sorella colpendola anche alla gola con un coltello da caccia. L’arma è stato trovata dai militari dell’Arma in un garage, dove il giovane l’aveva nascosta dopo averla ripulita, ma, sembra, non bene, tanto che sarebbero state trovate tracce di sangue.
Poi avrebbe avvolto il corpo con sacchi di plastica neri portandolo con la sua auto nelle campagne di Nicolosi, dove lo ha fatto trovare dopo avere confessato il delitto ai carabinieri. L’omicidio è stato commesso quando i due fratelli erano soli a casa: i genitori erano a una gita. La scomparsa della donna era stata denunciata ai carabinieri.