Un grande applauso ha salutato le parole del sindaco di Catania, Enzo Bianco, quando, dal palco del Teatro Antico, salutando gli atleti insieme al deputato regionale Anthony Barbagallo, ha detto di volere dedicare questa prima tappa Italiana del Giro d’Italia numero 101, alla memoria dello storico direttore della Gazzetta dello sport, il catanese Candido Cannavò.
“Ricordate – ha chiesto poco prima chiacchierando con il patron del Giro, Mauro Vegni – quei magnifici articoli di Candido che descriveva ‘La storia scritta sulle strade d’ Italia’, quella della manifestazione ciclistica da cent’anni amatissima dagli italiani. Una magnifica giornata, da dedicare allo storico direttore della Gazzetta dello sport”, ha detto poco dopo.
Sono convinto anch’io, come Cannavò – ha sottolineato Bianco – che il Giro sia un pezzo della storia d’Italia. A straordinari campioni come Fausto Coppi, Gino Bartali, che ispirò a Paolo Conte un’indimenticabile canzone, e a Vittorio Adorni, al quale ho avuto il piacere di stringere la mano qualche istante fa. C’è un pezzo della vita di tutti noi, della nostra gioventù in quel colore rosa della maglia, nella fatica delle salite e nelle entusiasmanti volate sulle due ruote. Momenti epici da ricordare per sempre“.
Centinaia di persone a Catania hanno manifestato alla prima tappa italiana del Giro D’Italia per denunciare la partenza dai territori occupati da Israele con ben tre tappe. Il presidio ha cercato di percorrere la via principale di Catania dove di lì a poco sarebbe passato il Giro e in direzione della piazza Duomo da cui stava per partire la gara.
Dopo alcune centinaia di metri alcune cariche della polizia hanno bloccato il corteo spontaneo solidale con il Popolo palestinese. Si sarebbero registrati alcuni feriti lievi tra i manifestanti. La partenza è stata dunque ritardata di alcuni minuti avendo il presidio bloccato la via di transito. Diversi slogan tra cui “Israele è terrorista, che lo sappia ogni ciclista“, “dalla Sicilia alla Palestina, un solo grido: America assassina” e “Israele assassino“. Dalla piazza della partenza una grande bandiera palestinese è stata fatta sventolare da un palazzo, è stato esposto uno striscione e alcune migliaia di volantini con scritto “Israele assassino” e “Palestina libera” sono stati lasciati cadere sulla folla.
Il belga Tim Wellens (Lotto-Soudal) ha vinto la quarta tappa del 101esimo Giro d’Italia, la Catania-Caltagirone di 202 chilometri. L’australiano Rohan Dennis (Bmc) mantiene la maglia rosa di leader della classifica generale anche al termine della quarta tappa, la Catania-Caltagirone di 202 chilometri.
E’ questo l’ordine d’arrivo della quarta tappa: 1. Tim Wellens (Bel, Lotto) in 5h17’34” 2. Michael Woods (Can, Team EF) s.t. 3. Enrico Battaglin (Ita, LottoNl) s.t. 4. Simon Yates (Gbr) s.t. 5. Davide Formolo (Ita) s.t. 6. Roman Kreuziger (Cze) a 0’04” 7. Patrick Konrad (Aut) s.t. 8. Luis Leon Sanchez (Esp) s.t. 9. Domenico Pozzovivo (Ita) s.t. 10. Johan Esteban Chaves (Col) s.t. 11. Tom Dumoulin (Ned) s.t. 12. Rohan Dennis (Aus) s.t. 13. Thibaut Pinot (Fra) s.t. 18. Fabio Aru (Ita) a 0’10” 19. Diego Ulissi (Ita) s.t. 27. Mattia Cattaneo (Ita) a 0’21” 29. Miguel Angel Lopez (Can) s.t. 30. Chris Froome (Gbr) s.t. 36. Valerio Conti (Ita) a 0’27” 38. Fausto Masnada (Ita) s.t.
Domani ci sarà il secondo dei tre appuntamenti in Sicilia, la quinta tappa, sarà la Agrigento-Santa Ninfa (Valle del Belice) di 153, pianeggiante sino a metà tracciato per poi dare spazio a qualche difficoltà non trascendentale. Dopo il rifornimento a Menfi, ecco tre Gran Premi della Montagna, tutti di quarta categoria, a Santa Margherita di Belice (Km. 90,7), Partanna (Km. 111,8) e Poggio Reale Vecchia (Km. 132,3). Due i Traguardi Volanti, a Montevago (94,1) e Poggioreale (128,4). Finale non banale, con una discesa leggera fino ai 2200 metri ed uno strappo di 1,2 Km con pendenze fino al 12%. Poi la strada scende di nuovo per risalire sino ai 250 metri conclusivi.