Questa mattina è stata presentata a Catania, a Palazzo degli Elefanti, la candidatura del Distretto turistico del Sud Est come ente gestore del sito Unesco “Le città tardo barocche del Val di Noto”.
Un momento di incontro significativo tra Comuni e soggetti proprietari dei monumenti che fanno parte del sito Unesco, rispetto alla consapevolezza per cui serve una maggiore omogeneità nella gestione di questo luogo.
Protagonisti di questa riunione sono stati i rappresentanti istituzionali dei Comuni, delle Arcidiocesi di Catania, di Siracusa, delle Diocesi di Noto, di Caltagirone, di Ragusa, i rappresentanti delle tre sezioni Fec delle Prefetture di Catania, Ragusa e Siracusa, le tre Sovrintendenze di Catania, Ragusa e Siracusa.
Il Distretto, alla cui presidenza è stato riconfermato il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, potrebbe essere deputato gestire il sito per alcuni importanti elementi. Innanzitutto, per la capacità di immediata operatività e di attuazione e lavoro sul nuovo Piano di gestione del sito. Si ricorda, infatti, che il Comune di Noto, come capofila del progetto a valere sulla legge 77, sta portando a compimento le azioni previste dal piano, tra cui il processo di revisione del Piano di gestione del sito “Le città tardo barocche”, ma anche di quelli di “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” e “Villa romana del Casale di Piazza Armerina”.
I Piani di gestione verranno a breve presentati pubblicamente, mentre le altre azioni del progetto finanziato dal Mic e dalla Regione, si stanno per concludere.
Sono molteplici, quindi, le condizioni per le quali è auspicabile sostenere la candidatura del soggetto come ente gestore, come ha spiegato il sindaco di Noto, Bonfanti. La rappresentatività territoriale, in quanto il Distretto, coinvolge sia gli otto comuni del sito Unesco, Catania, Caltagirone, Militello, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli, altri otto comuni del Sud Est, sedici soggetti privati.
Tra le caratteristiche che giocano a favore della candidatura del Distretto c’è anche il principio di economicità, avendo la capacità di massimizzare l’efficienza delle risorse impiegate, e la rappresentatività territoriale si caratterizza per una valenza di oggettiva economicità, perché si condensa in un soggetto già esistente, teoricamente preferibile ad un ennesimo soggetto da creare ex novo con maggior dispendio di tempo e risorse.
“Una giornata sicuramente storica– ha sottolineato Bonfanti – sia per la validità nel tempo di un progetto di grande condivisione delle strategie turistiche e culturali del nostro territorio, sia per l’unanimità della sua condivisione”.
“Si inizia un percorso qualificante perché si fa sistema. Un salto di qualità significativo. Oggi lanciamo un messaggio importante di sinergia che potrebbe determinare la possibilità di usufruire di finanziamenti e di una progettualità unica tra i vari soggetti”, come ha dichiarato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese.
Un’azione volta, dunque, alla riqualificazione territoriale, di fondamentale importanza in questo momento storico di pandemia.