La rottura tra Pd e M5S alle Regionali, la querelle tutta interna ai dem sugli indagati, ha causato scossoni ad un partito già alle prese con i mal di pancia per le candidature alle Politiche, tra blindati e paracadutati.
Uno di questi scossoni è stato a Catania, dove a sbattere la porta sono stati l’ormai ex (da ieri) segretario cittadino del Pd Angelo Villari e l’ex assessore regionale ed ex assessore comunale Luigi Bosco. A fermare le candidature di entrambi all’Ars per il Pd è stata la richiesta di Caterina Chinnici di non inserire nelle liste gli indagati (sono coinvolti nell’inchiesta sui bilanci al Comune di Catania in quanto ex assessori della giunta Bianco). Il terzo nome escluso è quello del capogruppo Ars Pd Lupo che ha rinunciato alla candidatura.
Mentre le acque nel Pd si fanno sempre più agitate e c’è chi chiede la testa del segretario regionale Anthony Barbagallo, a Catania i due esponenti dem Villari e Bosco non le mandano a dire e chiudono il capitolo.
“Non c’è nessun passaggio a Sicilia Vera, ma la condivisione di un progetto comune” è quanto spiegano in conferenza stampa insieme a Cateno De Luca.
«L’uscita dal PD è stata causata da un partito divenuto verticistico con un uomo solo al comando– chiarisce Villari– Ben lontano dal partito plurale che ho contribuito a fondare e che ho servito per anni. Di questa fase è delle relative conseguenze dovrà assumersi le responsabilità l’attuale segretario regionale. La mia candidatura nella lista “Sicilia Vera” a sostegno di Cateno de Luca è dovuta in primis ad una motivazione politica che mi vedrà impegnato in una lista civica ed indipendente. Avrò inoltre piena agibilità politica in linea con la mia storia ed il mio profilo. Questo movimento vuole rappresentare il civismo e porta con sé l’esperienza di tanti sindaci e di tanti amministratori e rappresenterà le istanze dei cittadini all’Ars. Anch’io spenderò il mio impegno per garantire voce a chi non ce l’ha. Come ho sempre fatto».
Insieme ad Angelo Villari, già assessore ai Servizi Sociali di Catania, entrano a far parte di Sicilia Vera l’ex assessore regionale alle Infrastrutture Luigi Bosco, Vincenzo Di Silvestro, Rosa Contino, Federica Giangreco e Paola Marletta.
«Condivido quanto detto da Angelo – ha ribadito Bosco -, la direzione regionale del Pd si è chiusa e ha posizionato i suoi colpi. Avrebbero potuto evitare tutto ciò, ma mancano le giuste competenze. Voglio dare il mio contributo alla Sicilia. La mia visione si specchia in quella di Cateno De Luca. Perché non bisogna solo avere le idee, ma anche saperle realizzare. E le cose si possono fare se si è al momento giusto nel posto giusto! De Luca è l’uomo giusto al momento giusto!»
Nei giorni scorsi De Luca aveva lanciato appelli ai delusi del Pd, mentre i nomi delle candidature alle Politiche causavano malumori nelle varie correnti del partito e adesso, dopo Catania, si appresta ad annunciare altre novità.
«Abbiamo chiesto a uomini e donne libere di sposare il nostro programma per cambiare la Sicilia, mettendo da parte le ideologie – ha detto De Luca-. Angelo e Luigi, insieme agli altri candidati, stanno mettendo la propria competenza a disposizione del territorio e della nostra Isola per liberarla dalla “banda Bassotti politica”. Non sopporto i processi sommari che vengono fatti alle persone, non accetto che un uomo come Angelo Villari, nella sua funzione di segretario provinciale del partito, quindi persona buona e degna di rappresentare il partito, ad un certo punto venga buttato via in nome di una strategia che nulla ha a che vedere con il territorio. Il nostro è un progetto plurale, che al suo interno accoglie diverse sensibilità, con percorsi diversi ma obiettivi comuni. Oggi non c’è alcun “passaggio” ma la condivisione di un percorso comune per il bene di questa Terra».