Come Cenerentola allo scoccare della mezzanotte di domani, giovedì 14 settembre, il pullman di Sud chiama Nord partirà da Piazza Duomo per la “missione Pontida” in terra leghista. Il tour, dopo aver attraversato lo Stretto e l’Italia prevede una prima tappa a Monza venerdì 15 per l’apertura della campagna elettorale per le suppletive al Senato per il seggio che fu di Berlusconi.
Domenica 17 l’azione “disturbativa” alla manifestazione nazionale della Lega. Cateno De Luca ha interpretato alla lettera lo slogan di Pontida 2023 #iocisono e già che appunto sarà a Monza per la campagna elettorale, ha messo in conto l’apparizione mediatica a meno di un’ora di distanza di viaggio. Il messaggio è: #ancheiocisono. I posti sono 55 ma ce ne sono ancora una decina disponibili, così come c’è ancora tempo per la raccolta firme per la sua candidatura al Senato nel collegio di Monza (ne mancano poco più di 100).
“A dire Roma ladrona sono rimasto solo io” è il commento del leader di Sud chiama Nord che vuol solleticare i malpancisti della Lega a trazione salviniana e i nostalgici del Bossi della prima ora. In realtà non si tratta della prima “incursione” nel cuore dell’elettorato leghista da parte di Cateno, che appena due mesi fa approdò alla festa dei Popoli del Nord a Ponti sul Mincio organizzata dall’ ex ministro Roberto Castelli presentandosi con i cannoli siciliani e una sfilza di critiche al progetto Calderoli.
A luglio era tutto organizzato, stavolta, prima di recarsi nella tana del lupo, De Luca ha inviato una pec chiedendo di poter intervenire, ma al di là della risposta, lui e i suoi 55 deluchiani ci saranno (con o senza cannoli).
“Io sono più leghista dei leghisti- continua a dire- la riforma Calderoli è un bluff ed oltre a fare del male al sud farà anche del male al nord. Vedremo se vorranno confrontarsi con me o scapperanno. Con questa riforma che nega i vecchi capisalfi della vecchia Lega, si rafforza ancor di più Roma che metterà definitivamente un cappio al collo alle Regioni. Io non ho paura dell’autonomia, mi preoccupano piuttosto i finti autonomisti”.
Cosa faranno i deluchiani all’arrivo a Pontida non è dato saperlo perché il sindaco di Taormina ha abbastanza creatività da non poter essere prevedibile, ma è certo che per lui la tappa del 17 rientra in una strategia che guarda dritta alle Europee 2024 ed ogni iniziativa mediatico-elettorale è un passo in più verso la soglia del 4% che conta di raggiungere attraverso un patto con movimenti civici e associazioni autonomiste. Non a caso continua a girare in lungo e in largo e ad aprire sedi del partito dalla Basilicata alla Sardegna passando per Puglia e Veneto.
Così a mezzanotte di domani la “Cenerentola” versione autonomista invece della carrozza che ritorna zucca userà un pullman e macinando km su km come hanno fatto e fanno ancora gli emigranti meridionali, arriverà nella tana del lupo per sottrargli consensi ma soprattutto per una mossa pubblicitaria che di questi tempi pesa oro.