“Accordi non ne faccio, né oggi, né domani. E lunedì a Palermo vi presento la nostra strategia….Non sarò solo, ci sarà qualche ospite a sorpresa”. Cateno De Luca, in diretta facebook alle 7.30 del mattino, in fila sull’autostrada Messina-Catania, interloquisce con gli automobilisti, prova a scendere dall’auto e tra una provocazione e un’altra lancia segnali precisi, sia a destra (Miccichè) che a sinistra (Barbagallo).
L’ex sindaco di Messina, in campo da gennaio per la presidenza della Regione Siciliana, continua a dichiararsi il primo dei “Nello boys”, convinto che la ricandidatura del governatore costituirebbe in fondo un assist per le liste di Sicilia Vera che nel frattempo si sta preparando ad allestire.
“Mi chiamano dal centrodestra e dal centrosinistra- spiega De Luca– ma io accordi non ne faccio. Che si tengano pure Cancelleri che si candida per la terza volta alla presidenza della Regione, o la Prestigiacomo. Vado per la mia strada come ho già fatto col botto a Messina. Spazzo via la banda Bassotti della politica siciliana”.
Racconta che fino a ieri pomeriggio, a Termini Imerese, i colloqui con Miccichè ci sono stati ma la linea è sempre quella di non siglare alcuna alleanza. “Vedrete che alla fine, dalla mia posizione, riuscirò a determinare le candidature per la presidenza della Regione…..So già chi sarà…..”.
Tenterà davvero la strada della corsa solitaria contando anche sul fatto che non è previsto il ballottaggio ma vince chi ha più voti ad urne chiuse? Proverà a fare comunque il guastafeste, con un bottino di consensi che saranno utili sia a chiunque otterrà la maggioranza alla Regione che in vista delle Politiche alle quali guarda con moltissima attenzione, più di quello che si pensi, con il neonato Partito “Non solo sud” (e infatti quel “non” non è messo a caso).
Insomma, il Catemoto è appena iniziato e le iscrizioni a Sicilia Vera per quelle che lui chiama “sentinelle del popolo” in ogni comune, nonché per le candidature all’Ars sono aperte da un po’.
La storia politica di De Luca (piuttosto lunga), insegna che è un errore sottovalutarlo. A Messina ad esempio proprio quello che veniva considerato l’anello debole della catena, ovvero le liste, si è rivelato il contrario. La lista del sindaco Basile è la prima in assoluto e in questo momento potrebbe scattare il premio di maggioranza. Peraltro le liste hanno già raggiunto il 39,8%…..
In fila in autostrada Cateno si ferma a chiedere agli automobilisti chi vorrebbero votare e lancia in diretta i sondaggi “on the road”, quelli fai da te, per capire quali sono gli umori del territorio, della gente.
“Vi suggerisco di parlare con 50 persone, scegliete voi la selezione, 10 giovani, 10 casalinghe, imprenditori, liberi professionisti. Fate voi. A questo campione di 50 persone chiedete se conoscono Musumeci, Cancelleri, Chinnici, De Luca e chi vorrebbero come presidente della Regione. Fate questa prova, e capirete davvero cosa pensa la gente”.