“Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster” continua ad incantare i tanti visitatori. La mostra, allestita a Palazzo Reale, è organizzata dalla Fondazione Federico II e grazie principalmente alla collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster. Prestiti preziosi giungono anche dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private.
“Da tempo volevamo portare uno dei più grandi artisti del XX secolo e con questa mostra la Fondazione Federico II si colloca al centro di importanti relazioni internazionali con musei pubblici e privati. La mostra racconta quel binomio imprescindibile tra le opere di Picasso e la sua biografia attraverso 84 opere e una sezione video. Ringrazio Olivier Widmaier Picasso, che verrà a Palermo per un focus sulla mostra e Picasso. L’esposizione presenta una vera mostra nella mostra, costituita dalle fotografie della vita intima e lavorativa realizzata David Douglas Duncan, il principale fotografo del maestro che nel 1956, concesse a quest’ultimo l’accesso totale al suo studio e ai suoi spazi abitativi“. Ha dichiarato il presidente della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno.
Il nipote dell’artista spagnolo Olivier Widmaier Picasso ha ringraziato il presidente Galvagno: “E’ stato in grado di realizzare questo progetto con una visione chiara e ambiziosa. Questa partnership tra due istituzioni prestigiose come la Fondazione Pablo Picasso e il Museo di Münster apre la strada ad altri progetti di portata internazionale. Questa mostra ha l’obiettivo di offrire al grande pubblico palermitano e anche ai visitatori di tutto il mondo una presentazione dell’inesauribile talento di mio nonno. Non si tratta di un approccio generalista in cui il visitatore si perde, ma di un sottile equilibrio delle opere presentate. L’Italia è un paese di grande importanza nella vita e nel lavoro di mio nonno e Palermo è una tappa per ricordarlo“.
Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, ha evidenziato come si tratti di un “incontro insolito e originale. Picasso si spinse solo fino a Pompei durante il suo viaggio in Italia nel 1917. La mostra compensa questo mancato incontro. Celebrare Picasso non significa mistificare Picasso, semmai valorizzare il suo straordinario potere creativo e l’intelligenza artistica di un essere umano, in un momento in cui l’intelligenza artificiale prende sempre più spazio in tutti i settori della vita“.
A illustrare le opere esposte è stato il direttore del Museo Picasso di Antibes Jean Louis Andral che si è soffermato sul “Pescatore seduto con berretto”, realizzato nel 1946 utilizzando la vernice per barca e un pannello di compensato. La rappresentazione di questo marinaio con la sua caratteristica camicia a righe e il berretto appare comune, rimandando ad un personaggio che si poteva incontrare nei bistrot intorno al vecchio porto di Antibes, ma nonostante questo, la figura rappresentata non assume un aspetto realistico. L’artista raffigura gli occhi, la bocca e il naso in forma abbreviata e modella l’orecchio come un 8 stilizzato. La combinazione di vedute multiple cubiste e metamorfosi surrealiste della forma che si ritrova in queste e in altre opere simili caratterizza in generale l’opera di Picasso della fine degli anni Trenta ed è stata definita “stile Picasso”.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 4 maggio 2025.