La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha dato oggi il parere favorevole al progetto del Centro direzionale della Regione da realizzare a Palermo, ma nel farlo ha apportato una serie di prescrizioni e modifiche proposte.
Il Centro direzionale della Regione: un unico mega palazzo che dovrebbe ospitare gli uffici di tutti e dodici gli assessorati, oggi sparsi in più punti della città. Con l’approvazione dell’articolo 2 del collegato alla finanziaria, Sala d’Ercole apre la strada alla realizzazione dell’opera, ma non entra nel merito dell’ubicazione. Decisione che spetta al Consiglio comunale, chiamato a pronunciarsi entro 120 giorni dalla trasmissione del deliberato da parte della Regione.
L’investimento per il Centro direzionale è stato stimato in 500 milioni di euro, che dovrebbe essere finanziato attraverso la dismissione degli affitti che attualmente costano alla Regione circa 27 milioni all’anno. La norma contenuta nel collegato trascrive una serie di disposizioni di legge in materia urbanistica, edilizia ed ambientale tali da permettere tutte le modifiche ai piani regolatori e non solo a quelli necessari per la realizzazione dell’opera.
Il deputato della Lega Marianna Caronia afferma che “Le modifiche mirano a restituire la parola ai cittadini di Palermo e, soprattutto, ad arrivare ad un progetto definitivo non calato dall’alto ma che risponda davvero alle esigenze non solo dell’Amministrazione regionale ma anche a quelle della città e del territorio.”
Dal punto di vista procedurale, la Commissione ha fatto propria la proposta di Caronia di prevedere un percorso di confronto con la cittadinanza che potrà così esprimere la preferenza fra almeno due ipotesi progettuali e di dislocazione in città che obbligatoriamente dovranno essere redatte prima della progettazione preliminare. “Un confronto indispensabile – dichiara la Caronia – che deve coinvolgere il Consiglio comunale, le associazioni e tutti i cittadini su cui quest’intervento avrà un effetto immediato in termini di vivibilità.” Dal punto di vista tecnico, gli emendamenti proposti dalla parlamentare ed approvati dalla Commissione prevedono che, già nella fase di redazione dello studio di fattibilità, del progetto preliminare e di verifica tecnico-economica, venga elaborata una valutazione sul variato carico urbanistico e sull’impatto che l’opera avrà sui flussi veicolari e sui trasporti, redigendo un progetto che preveda le necessarie soluzioni “per lo sviluppo di ipotesi progettuali sostenibili che siano in grado di far fronte ai nuovi flussi di traffico generati dalla presenza quotidiana di migliaia di lavoratori e utenti concentrati nell’area.”
Infine, sempre su proposta di Caronia, è stata data la priorità al coinvolgimento di professionisti interni per la progettazione, prima di ricorrere ad eventuali supporti esterni.
“Come ho sempre ripetuto, sono favorevole alla realizzazione di un Centro direzionale, ma sono contraria alla modalità con cui fino ad ora se ne è parlato, o meglio, non se ne è parlato, lasciando il Consiglio comunale all’oscuro di tutto nonostante si tratti di un’opera faraonica che avrà un notevole impatto sull’assetto urbanistico, sulla vivibilità e sulla mobilità di una vasta area della città. Oggi con questo parere favorevole “rivisto”, credo che sia venuto dall’Ars un valido contributo.”