L’ipotesi del ticket nel centrodestra tra il candidato proposto da Forza Italia Armao e quello di #diventerabellissima, Musumeci, si allontana.
Gaetano Armao, leader di #SicilianIndignati non nasconde infatti su questo le sue perplessità :«Io non cerco mediazioni al ribasso. Quello che mi interessa è lavorare per la mia terra. Da gennaio ho messo in campo la mia proposta e non sono interessato alle alchimie della politica. I ticket non mi appassionano».
Nelle ultime ore il clima all’interno della coalizione di centrodestra si era fatto più disteso, anche per effetto di una dichiarazione dello stesso Musumeci, che spezzando un lungo silenzio aveva dichiarato:«Oggi non posso fare a meno di apprezzare lo sforzo di coloro che, a partire dal coordinatore di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, stanno lavorando perché la coalizione possa saldarsi su questa proposta, con pari dignità e responsabilità di tutte le sue componenti, senza pregiudizi nei confronti di alcuno. Sono davvero grato a quanti fin dall’inizio hanno voluto dichiarare la propria adesione alla mia candidatura, che ha sempre avuto l’auspicio di unire le forze alternative al malgoverno di Crocetta, e del Pd, e che intende offrire ai siciliani un governo onesto ed efficace, lontano dalla demagogia grillina»
A mettere in discussione il ritrovato ottimismo è lo stesso Armao: «Non cerco passaggi e non sono interessato a strapuntini o mediazioni».
Il docente universitario e avvocato palermitano mostra contrarietà a quelle che potrebbero passare come annessioni in uno schema diverso dal proprio. Ritiene di dovere andare avanti per la propria strada e confida che il suo messaggio possa essere recepito dai siciliani. Poi, si dice particolarmente soddisfatto delle parole di Berlusconi nei suoi confronti: «Sono onorato della stima del Presidente che passa attraverso l’idea che sia ancora possibile realizzare per la Sicilia un grande progetto. Se ciò sarà possibile bene, in caso contrario continuerò a lavorare come ho fatto fino ad ora. Senza essere un parlamentare credo di essere stato in questi anni uno degli oppositori più integgerimi di Crocetta, come non hanno fatto altri parlamentari».
Quindi Armao conclude: «Se l’idea è assumiamo Armao come vice-presidente, non mi interessa. Non ho bisogno di assunzioni. Voglio continuare a svolgere la mia attività politica da uomo libero come sono».
Armao ha già svolto il ruolo di assessore nel governo guidato da Raffaele Lombardo, (2009-2012) con delega alla Presidenza (2009-2010) ai Beni culturali (dal 15 gennaio al 29 settembre dello stesso anno) e poi infine all’Economia fino al termine dell’esperienza di governo dell’ex europarlamentare ed expresidente della Provincia di Catania.
Rimane da capire se sia un problema di ulteriori mediazioni da cercare e di profondità dell’interlocuzione e della definizione dei ruoli in un eventuale accordo di governo, o se, come molti ritengono, Forza Italia punti a voler guidare la coalizione con un proprio esponente e se nei confronti di Musumeci siano state superate le resistenze del mondo di Romano e Cuffaro.
Resistenze sulle quali, per la verità, lo stesso Musumeci ha scelto di non lavorare più di tanto, vista la distanza delle premesse che ne caratterizza le differenze.