Il “Patto dell’Arancino” siglato stanotte a Catania da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, alla fine della lunga giornata elettorale a sostegno di Nello Musumeci, basterà a saziare i loro appetiti nazionali e a metterli d’accordo per la costruzione di uno schieramento unito in vista delle prossime elezioni politiche? A giudicare dalle indiscrezioni fin’ora filtrate sembrerebbe di no. Anche se di sicuro ha avuto il merito di farli sedere attorno allo stesso tavolo.
Come ha dichiarato la stessa leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “abbiamo stretto a Catania il Patto dell’arancino e gettato le basi per ricostruire il centrodestra: non abbiamo parlato di leadership e di cariche, ma dei problemi che dobbiamo risolvere dopo quelli creati dalla sinistra”. Mentre Berlusconi ostenta sicurezza: “eravamo già d’accordo, il patto c’è sempre stato – dice l’ex Cavaliere, quando è da poco passata l’1,30 di notte – non c’è nulla di nuovo e quindi abbiamo continuato in quel percorso che ci deve portare a vincere le elezioni e alla guida del Paese”.
Si tratta, quindi, di un primo antipasto che lascia presagire la necessità di altre ulteriori portate.