Condividi

Chiesta l’archiviazione per il neomelodico Niko Pandetta. I Pm: “Subcultura ma non è reato”

sabato 19 Marzo 2022
Niko Pandetta

Il successo di alcuni esempi di canzone neomelodiche “si palesano quali espressioni di una subcultura che non può censurarsi per ciò solo, se non accompagnata da esplicite condotte emulative che si richiamano espressamente ad essa“. Lo ha scritto la Procura di Catania nella richiesta di archiviazione, disposta dal Gip, dell’inchiesta per istigazione a delinquere sul cantante Vincenzo ‘Niko’ Pandetta, nipote dello storico boss mafioso Turi Cappello.

Tre gli episodi contestati: un video su Facebook del 6 giugno del 2019 in cui prendeva le difese dello zio, a suo dire “accusato ingiustamente da ‘pentiti di mafia’“, e in cui “proferiva espressioni ingiuriose e minacciose nei confronti degli intervenuti ad una puntata della trasmissione televisiva Realiti” ed “in particolare del consigliere regionale della Campania Francesco Borrelli“; una sua esibizione a concerto non autorizzato, “davanti a 200 persone, organizzato in onore di Marco Strano, esponente del clan Cappello-Carateddi, all’epoca detenuto“; e un video su Tik-Tok in cui affermava, tra l’altro, “lo capisci che sei sbirro, o non lo capisci?” e imitava con “la mano sul collo il gesto del taglio della gola” ai danni di una persona che aveva denunciato un familiare del cantante.

Pandetta, sentito dai Pm, ha spiegato di “essere cambiato e cresciuto” e di “rendersi conto di avere tenuto comportamenti biasimevoli“. Sullo zio boss, ha spiegato che lui gli manda dal carcere, dove è detenuto in regime di 41bis, delle poesie che sono sottoposte al visto di controllo. Sul video di TikTok ha sostenuto che era collegato a una lite con un automobilista che aveva fatto intervenire la polizia stradale.
La Procura di Catania ha ritenuto che “la versione dei fatti fornita a discolpa appare verosimile” e che “in un contesto culturale ed ambientale “sui generis” qual è certamente quello in cui riscuote successo la tipologia di musica neomelodica di cui l’indagato si fa interprete, le sue propalazioni, più che dirette all’apologia delle attività criminali dell’organizzazione mafiosa Cappello-Carateddi (ed in specie di un diretto consanguineo) si palesano quali espressioni di una subcultura che non può censurarsi per ciò solo, se non accompagnata da esplicite condotte emulative che si richiamino espressamente ad essa“. Il Gip ha ritenuto “le argomentazioni e le conclusioni del pm logiche e convincenti” e ha “disposto l’archiviazione del procedimento“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Giarratana (RG), Abbate: “Muro crollato finalmente ricostruito, sicurezza stradale garantita grazie ai nuovi fondi” CLICCA PER IL VIDEO

Questa mattina l’Onorevole Ignazio Abbate, accompagnato dalla consigliera comunale Giovanna Caruso e dall’ex Sindaco di Giarratana e attuale consigliere Rosario Burgio, ha effettuato un sopralluogo dove è stata ultimata la ricostruzione del muro di sostegno a monte della Via di Fuga dell’abitato di Giarratana verso la S.S. 194

BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.