Ormai è ufficiale, il punto vendita Grande Migliore di via Generale Di Maria, a Palermo, abbasserà definitivamente le saracinesche il 31 dicembre prossimo. Con la chiusura perderanno il posto di lavoro 37 dipendenti. Un altro duro colpo per i lavoratori che da mesi non prendono lo stipendio e che negli ultimi anni hanno attraversato il calvario derivante dalla chiusura del centro commerciale di viale Regione Siciliana.
La decisione presa dalla società, la Gieco Srl, che gestisce lo storico marchio era già stata comunicata il mese scorso alle organizzazioni sindacali e al Centro per l’impiego del capoluogo. Tuttavia i sindacati e gli stessi lavoratori speravano nell’avvio di una trattativa e di una soluzione alternativa che potesse far tornare l’azienda sui propri passi. Così non è stato e proprio ieri è arrivata la conferma definitiva.
“È una batosta – dice Mimma Calabrò segretaria regionale della Fisascat Cisl – Dopo tante battaglie arriva il licenziamento. Speravamo in un piano di rilancio, che coinvolgesse anche il Grande Migliore, ed invece arriva la notizia del licenziamento. I dipendenti hanno fatto tanti sacrifici, lavorando senza essere pagati. Si devono accontentare di un piano di rientro delle mensilità non godute. Sino all’ultimo lotteremo per salvare i posti di lavoro. Non molleremo. Abbiamo chiesto di continuare la trattativa con l’ufficio provinciale del lavoro”.
“Al prossimo incontro ribadiremo la nostra posizione di contrarietà ai licenziamenti e vigileremo affinché non si pongano in essere situazioni che possano ledere i diritti dei lavoratori come ad esempio eventuali cessioni senza di loro”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando la decisione.
“Ancora non è chiaro l’obiettivo della società – spiega Flauto – nella procedura si ipotizzava il mantenimento del negozio con poche unità, ovvero 5 persone, un numero evidentemente esiguo per gestire quel negozio. Oggi sembra esserci un ripensamento. La nostra posizione è di assoluta contrarietà al licenziamento”.