La Palermo dell’Hip Hop è a lutto per la prematura scomparsa. Giuseppe “Jamba” Giambertone (38 anni), giovane rapper palermitano di base a Londra morto nella notte del 14 maggio.
Il ragazzo originario della zona “Fiera” del capoluogo siciliano, si era trasferito a Londra da qualche anno per lavoro.
Sui social molte immagini dei ragazzi a lui legati sono state aggiornate con sfondi neri, a simboleggiare la tragedia appena appresa dal tam tam in rete. Gli amici di Giuseppe temono che il covid19 abbia fatto l’ennesima vittima. Si aspetta l’esito del tampone a giorni. Giuseppe è morto nel reparto di terapia intensiva in uno degli ospedali della capitale UK.
Jamba oltre ad essere un nome noto della scena rap e dei movimenti underground in generale della città, era anche uno dei tanti giovani siciliani in cerca di un futuro dignitoso lontano dalla sua terra, che comunque portava nel cuore rappresentando sempre le sue origini nelle numerose produzioni che si possono ascoltare online.
La recente militanza nella crew Rap Pirata fondata da Inoki, le tante collaborazioni con Stokka & Buddy e il sodalizio con Bras nei Dual Shok nei primi anni 2000 formano gli oltre 20 anni di attività e di amore per il Rap da parte Jamba, che con il suo singolo Working Class canta quella che per i suoi amici era una delle sue doti più belle: la schiena dritta e la sua dignità di gran lavoratore.
I messaggi di amore sono piovuti sulla sua pagina Facebook e Instagram da tutte le parti d’Italia, con Andrea “Bras” Fisicaro a catalizzare il dolore e l’amore delle migliaia di amici e a condividerlo con i familiari di Giuseppe.
Dice Bras: “Oggi ho perso un fratello, una delle persone più importanti della mia vita. Una figura sempre positiva, amata e stimata da tutti e che ha fatto crescere in maniera esponenziale la musica rap e la cultura Hip Hop a Palermo. Oggi è morto un guerriero ma la lotta continua”. Stringendosi virtualmente alla sua famiglia nel dolore per la tragedia accaduta, Palermo oggi grida in coro: Ciao Jamba!