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Cimiteri per animali domestici: ancora nessuna struttura in Sicilia

martedì 2 Novembre 2021

Un luogo “sacro” per ricordare i cani e gatti che ci hanno tenuto compagnia in casa? Già da tempo sono state istituite delle leggi per realizzare veri e propri cimiteri degli animali, ma i provvedimenti hanno trovato applicazione, in circa 20 città in tutta Italia, proprio per la difficoltà di trovare facilmente spazi idonei, le ristrettezze economiche dei Comuni e non solo.

Ma in Sicilia?

Nel marzo del 2020, l’Ars aveva modificato la legge regionale 18 del 17 agosto 2010 sulle “Disposizioni in materia cimiteriale, di polizia mortuaria e di attività funeraria”.

Grazie ad un emendamento presentato dalla deputata regionale Giusy Savarino, dal 2020 è finalmente possibile dedicare delle aree cimiteriali alla sepoltura dei nostri amici a quattro zampe con le seguenti parole: “Nei cimiteri possono essere previsti i cimiteri per gli animali di affezione, in conformità all’articolo 23 della legge regionale 7 luglio 2000, n. 15“, ma sembrano sorgere non poche complicazioni.

A Trapani, per esempio, qualche giorno fa, è stata lanciata la terza proposta nella Regione per realizzare uno dei primi cimiteri privati, quindi in territorio non pubblico, per cani, gatti e tutti gli animali d’affezione e di compagnia.

La proposta è del consigliere comunale Massimo Toscano Pecorella, in concomitanza con la stesura del piano regolatore generale della città che, però, sottolinea che “resta tutto molto difficile in quanto la proposta si scontra con la grande lacuna in materia dell’attuale normativa Regionale”.

“Difatti – spiega -, sussistono carenze normative specifiche che fino ad oggi si è incentrata solo su trasporto, sepoltura e incenerimento di carcasse animali generalmente provenienti da allevamenti oppure da impianti per la macellazione senza emanare alcuna norma per la localizzazione di aree da destinarsi alla realizzazione di cimiteri privati su terreni altrettanto privati per animali d’affezione e da compagnia“.

Il problema normativo implica, però che, nonostante siano state fatte tre proposte per realizzare un cimitero per animali d’affezione, provenienti dal Comune di Catania, da Agrigento e, ultimissima quella di Trapani, al momento nessuna struttura è stata aperta.

Questo spinge i proprietari degli animali, dopo la morte, a smaltirli come rifiuti speciali e finiscono negli inceneritori. Molte persone, però, per questioni affettive preferiscono seppellirli nel giardino davanti casa o nei terreni di campagna, nonostante non sia legale poiché va contro al decoro e alla salute pubblica.

Animalisti e cittadini che amano i propri animali di compagnia sperano, quindi, che l’amministrazione Regionale rediga apposita legge al più presto per dare chiarezza e fronteggiare il problema che non è solo quella del decoro alla pubblica salute, ma di dare degna sepoltura ai propri cari che, non per forza, devono essere umani.

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