Un contributo di cinquemila euro per chi decide di trasferirsi a Montevago e prendere residenza nel piccolo centro della Valle del Belice. È l’iniziativa lanciata dal Comune guidato dal sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, pensata per contrastare lo spopolamento e rivitalizzare il territorio. Una misura partita quasi in sordina, ma che ha già riscosso un interesse superiore alle aspettative con quarantacinque richieste, non solo dalla Sicilia ma anche dall’estero, in particolare dalla Germania e dall’Inghilterra.
Il sindaco spiega che l’idea nasce dopo un primo tentativo andato a vuoto: “Abbiamo ricevuto una somma dal governo nazionale destinata alle aree più disagiate. Inizialmente volevamo incentivare le attività commerciali, con contributi fino a 20mila euro, ma la misura non ha avuto il successo sperato. Così abbiamo deciso di puntare su chi sceglie di vivere a Montevago“.

Il modello non è quello delle “case a 1 euro” a cui hanno aderito molti comuni, soprattutto dell’entroterra siciliano. “La situazione è diversa – precisa La Rocca Ruvolo –. Dopo il terremoto del 1968 il comune di Montevago è stato ricostruito con abitazioni antisismiche, ordinate, su due piani, spesso con spazi esterni. Non parliamo infatti di ruderi, ma di vere e proprie abitazioni pronte all’uso. Con 30mila euro si può acquistare un appartamento intero. Abbiamo pensato allora di offrire un incentivo a chi decidesse di stabilirsi qui per almeno cinque anni”.
Il bando, scaduto pochi giorni fa, prevedeva che potessero fare domanda sia i nuovi acquirenti, sia chi aveva comprato un immobile dal 2023 e lo avesse ristrutturato. “Con nostra grande sorpresa – racconta il sindaco – sono arrivate 45 richieste. Alcune da pensionati, altre da giovani famiglie con bambini piccoli dalle zone del Palermitano, dalla zona di Siracusa e di Catania. Questa per me è la cosa più bella, perché significa dare nuova linfa alla scuola e alla comunità, soprattutto in territori come il nostro che vivono da anni fenomeni di spopolamento particolarmente significativi”.
Fra i nuovi interessati ci sono anche alcuni stranieri: “Abbiamo richieste dalla Germania e dall’Inghilterra. Alcuni sono in pensione, altri sono più giovani e vogliono costruire qui il loro futuro. Non ci aspettavamo interesse anche dall’estero e questo ci ha reso particolarmente orgogliosi”.
La Rocca Ruvolo sottolinea poi l’importanza di guardare avanti: “Se le richieste supereranno i fondi statali, faremo di tutto per coprirle con risorse del bilancio comunale. Non vogliamo assolutamente lasciarci scappare questa occasione“.
Per il sindaco la chiave sarà anche la promozione: “Senza pubblicità queste iniziative rischiano di finire nel vuoto. Le case di Montevago sono belle, non abbandonate, e bisogna raccontarlo. Abbiamo una squadra giovane di assessori e amministratori che lavora alle idee di accoglienza“.
Infine, il richiamo alla qualità della vita: “Montevago ha una posizione assolutamente strategica. La città si trova a un quarto d’ora dal mare, vicini a Sciacca e Castelvetrano, con ospedali e servizi a portata di mano. Qui si vive bene, in una zona collinare con una grande tradizione enogastronomica e costi molto più bassi rispetto alla città“.
Un messaggio quindi chiaro, che guarda al futuro con fiducia. Montevago non vuole soltanto contrastare lo spopolamento, ma punta a diventare un modello di comunità accogliente, capace di attrarre nuove famiglie dall’Italia e dall’estero. Un progetto che parte da un incentivo economico ma che, nelle intenzioni dell’amministrazione, si trasforma in una scommessa più grande, quella di ridare centralità a un borgo del Belice e dimostrare che nei piccoli paesi del Sud si può costruire un futuro stabile e di qualità.