“Il centrodestra è in salute”, lo ha ribadito ieri il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, a margine del 60esimo anniversario del sindacato della Stampa parlamentare siciliana, presieduta da Alfredo Pecoraro, organizzato a Palazzo dei Normanni. Si parla delle amministrative a Catania, dove il centrodestra ha fatto squadra attorno alla candidatura dell’avvocato Enrico Trantino.
Nessuna discordia, quindi, alberga tra i partiti e neanche in Fratelli d’Italia, e Galvagno lo sottolinea. “A livello nazionale, ci sono tutti i partiti e la stessa formazione c’è anche a livello regionale. Fratelli d’Italia s’impegnerà a rafforzare la lista del candidato sindaco”.
“In questa prima fase, ho visto molto presente in aula il presidente Schifani – rispondendo alla domanda secondo cui l’opposizione lamenta la poca presenza del governatore a Sala d’Ercole- e mi auguro che non sia necessario che ci sia il presidente eventualmente per ragionamenti di maggioranza, ma che venga chiamato nei momenti più importanti. Il presidente della Regione deve fare il suo lavoro anche al di fuori del palazzo” e aggiunge che “la produzione eccessiva di leggi – e sarei per l’abrogazione di alcune – ingarbuglia molte volte l’attività della macchina amministrativa. Nonostante tutto, devo dire che, dopo l’incontro con i capigruppo e i presidenti di commissioni, ci sono diversi ddl pronti per l’aula
Quasi certamente si ritornerà all’istituzione delle Province – ha spiegato il presidente Galvagno – e i parlamenti hanno già avuto un’interlocuzione con il ministro Calderoli e sembrerebbe che da parte del governo nazionale ci sia la volontà di andare avanti.
E sull’emergenza sbarchi sull’Isola “Bisogna dare grande attenzione alla Sicilia, che è certamente una terra di sbarchi. L’Unione europea deve assolutamente essere attenta a quelli che sono i bisogni della nostra Regione. Tutte le forze politiche devono fare un gioco di squadra e le criticità che possono avere altri paesi europei non sono più importanti delle esigenze dei siciliani. Su questi temi non ci siano giochi di bandiera né demagogia”, ha sottolineato.