Il candidato sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, ha designato Giuseppe Labita come assessore alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata. Il leader dei Coraggiosi lo ha presentato in conferenza stampa nella sede elettorale di piazza Sturzo, a Palermo, dove ha illustrato come intende utilizzare i fondi comunitari a supporto del suo programma per la città.
Giuseppe Labita, 50 anni, formatore ed esperto in progettazione nazionale e transnazionale, da oltre 20 anni opera in questo ambito, occupandosi della gestione amministrativa e finanziaria dei progetti dell’Unione europea. “Vogliamo festeggiare la festa dell’Europa con gesti concreti e non con fumose passerelle – ha spiegato Ferrandelli – La mia campagna elettorale e’ concentrata sulla lotta alla povertà.
Siamo convinti che il futuro di questa città passi dalla condizione di creare condizioni favorevoli per attrarre investimenti, affinché ci sia una lotta alla povertà che attualmente è dilagante nelle periferie della città. Dagli ultimi dati allarmanti risulta che la Sicilia è ultima regione d’Italia in termini di povertà educativa e Palermo la città capofila. La dispersione scolastica in alcune zone tocca il 40%. Palermo ha perso miliardi di opportunità. L’amministrazione ha arrancato e le politiche attive in termini di occupazione non sono state attivate. Dobbiamo spremere come un limone l’Europa – ha aggiunto Ferrandelli – Ho chiesto a Giuseppe Labita di raccogliere la sfida di entrare nella squadra della governance della citta’, sfida che Labita ha accettato“; così ha concluso Ferrandelli.
“Il Comune ha 400 scuole in tutto il territorio. Il nostro programma – ha detto Ferrandelli – prevede di tenerle sempre aperte, utilizzando i fondi europei del Po Fes, che prevedono lo straordinario del personale e la possibilità di utilizzare le scuole come presidi sul territorio. Abbiamo realizzato un focus e coinvolto diversi operatori dell’infanzia, dirigenti didattici e gestori delle scuole paritarie per realizzare un piano operativo per combattere la povertà Palermo, in base ai dati di Save the Children, è la prima città d’Italia in termini di povertà educativa e la dispersione supera il 40% in molti quartieri. Per combattere questo fenomeno, ci siamo posti due domande: come fare a tenere i ragazzi all’interno della strutture di pomeriggio, visto che il Comune ha chiuso i 32 centri aggregativi per l’infanzia previsti dalla legge 285 e come potevamo essere erogatori di servizi avendo una deficienza in termini di risorse umane e capacita’ finanziarie. Utilizzando i fondi europei avremo la possibilità di aprire le scuole 24 ore su 24, con personale scolastico, prevedendo anche straordinari”.
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