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Comune di Palermo: stabilizzazioni a rischio dopo la bocciatura del ministero

sabato 26 Gennaio 2019
lavoratori comune palermo

Cattive notizie per il personale a tempo determinato del Comune di Palermo interessato dai processi di stabilizzazione promessi dall’amministrazione comunale. L’ultima relazione del Ministero dell’economia e delle finanze, che ha confermato gran parte delle criticità evidenziate in questi mesi sulla situazione economico finanziaria dell’Ente, tra i tanti rilievi sollevati pone l’accento sull’ingiustificato aumento del personale.

E’ questo, infatti, uno dei principali punti contestati dai tecnici del Mef. “L’Ente – scrivono – non fornisce chiarimenti circa la mancata valutazione delle “effettive esigenze di personale” che hanno condotto a un notevole incremento della dotazione organica in netto contrasto con le disposizioni normative vigenti finalizzate al costante contenimento della spesa del personale”.

Parole che metterebbero una pietra tombale sia sul proseguimento delle procedure di stabilizzazione già avviate, sia sul confronto con le organizzazioni sindacali per la stabilizzazione di altro personale a tempo determinato. Una bomba sociale pronta ad esplodere. Sono migliaia i lavoratori coinvolti. Basti pensare che su una dotazione organica 6.200 unità questi sono circa 3.000.

Nella nota, il ragioniere generale richiama anche i pronunciamenti della “Corte dei conti in ordine all’elevato rapporto medio dipendenti/popolazione del Comune di Palermo”. A tal proposito, si legge, “si resta in attesa di conoscere le misure correttive preannunciate dall’Ente per il superamento della problematica in esame. Al momento, quindi, il rilievo non può ritenersi superato”. In altre parole l’amministrazione è chiamata a ridurre il numero dei dipendenti.

In particolare viene contestata la stabilizzazione degli Lsu, poichè violerebbe il “principio dell’adeguato accesso dall’esterno (rilievo n. 5). I chiarimenti forniti – scrivono i tecnici – non sono sufficienti a far ritenere superato il rilievo”.

Si dicono preoccupati i sindacati. “Non si può non tener conto dei rilievi sollevati dal Mef che toccano punti nevralgici per il futuro di Palermo”, dicono in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil Palermo, Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli, che apprezzano l’appello rivolto dal sindaco Leoluca Orlando alle organizzazioni sindacali. “Condividiamo dunque l’attenzione del primo cittadino – affermano –  nel coinvolgere le organizzazioni sindacali con l’invio dei documenti sui rilievi e le risposte dell’amministrazione comunale. Siamo dell’idea che ognuno debba assumersi per la propria parte la responsabilità di azioni che salvaguardino i lavoratori del Comune e delle partecipate e che migliorino la qualità dei servizi”.

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