Il Cga rimette all’esame della Corte costituzionale la decisione di poter sanare la posizione degli immobili, realizzati abusivamente all’interno della fascia di inedificabilità dei 150 metri dalla battigia in contrada Marausa, nel Trapanese.
“Dopo oltre vent’anni di orientamento ormai consolidato – afferma l’avvocato Michele Guitta, che assiste i proprietari degli immobili abusivi – il Consiglio di giustizia amministrativa ha deciso di sollevare e rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzione dell’art. 2, comma 3, della legge regionale n. 15 del 1991 e, in via subordinata, dell’art. 23 della legge regionale n. 37 del 1985. Finalmente dopo innumerevoli tentativi – aggiunge – un giudice ha deciso di riporre alla Corte costituzionale l’agognata questione dell’inedificabilità dei 150 metri dalla battigia, su cui per anni, sempre con interpretazione giurisprudenziale, si è determinata l’illegittimità dell’edificazione a dispetto del tenore letterale delle norme”.
L’associazione àKasa, che da anni cerca di tutelare gli interessi dei cittadini coinvolti nell’annosa vicenda sperando anche nell’intervento della Corte costituzionale, attende la lettura del contenuto dell’ordinanza per verificare la possibilità di un intervento nel giudizio.