I vertici di Confcommercio Palermo, guidati dalla presidente Patrizia Di Dio, questa mattina, hanno incontrato il vice sindaco e assessore alle Attività produttive Sergio Marino per un incontro programmatico tra l’Amministrazione comunale e i rappresentanti del tessuto economico della città.
Tra i dati emersi subito nel corso della relazione della presidente Patrizia Di Dio, dall’analisi di Confcommercio, a Palermo, si è verificata negli ultimi dieci anni circa una destrutturazione del commercio. Tra il 2008 e il 2016, infatti, le attività al dettaglio con sede fissa nel centro storico sono diminuite del 24,6%, registrando, di segno opposto, una vera e propria esplosione del commercio ambulante itinerante. Note positive arrivano dal comparto turistico, ovvero alberghi, bar e ristoranti, in cui si sono registrate nuove aperture e numeri in crescita in termini di fatturati. “Ma siamo davanti al rischio di una desertificazione commerciale dei centri storici – ha avvertito Patrizia Di Dio – dovuta tra l’altro anche da canoni di affitto del centro divenuti spesso insostenibili anche a causa della crisi”.
Per questo Confcommercio Palermo ritiene fondamentale costruire, in stretto raccordo con l’Amministrazione Comunale un insieme di misure, tese a favorire l’insediamento ed il mantenimento delle imprese commerciali ed artigianali all’interno delle città, con particolare attenzione alle vie del centro storico, e a tutte quelle conosciute come vie dello shopping e del commercio.
“Ma servono anche efficaci misure di agevolazione fiscale per favorire l’apertura e la sopravvivenza delle attività commerciali nei centri storici – ha aggiunto Patrizia Di Dio – ed è opportuno proporre alle associazioni dei proprietari immobiliari di avviare un percorso comune per la revisione delle formule contrattuali e la riduzione dei canoni di locazione commerciale. Più in generale quello che ci aspettiamo dall’Amministrazione comunale è un approccio “friendly”, un’amministrazione che sia “amica” delle imprese e del cittadino, un soggetto facilitatore che riconosca pienamente il ruolo delle imprese quale risorsa indefettibile della nostra città. Per questo desideriamo fortemente lavorare a fianco dell’Amministrazione affinché le decisioni di rilievo che riguardano la città ed il suo tessuto economico produttivo possano essere condivise e partecipate, dando il nostro contributo in termini di competenze e visione “.
“E’ stata un’occasione di confronto e di volontà di dialogo costruttivo con l’Amministrazione comunale – ha detto Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo -. E’ un primo passo che facciamo all’inizio di questa nuova sindacatura e ci proponiamo, con il coinvolgimento pieno della cabina di regia assessoriale guidata da Fabio Giambrone, di prevedere altri incontri con gli assessori per offrire le nostre competenze sia ai componenti della giunta e, di conseguenza, alla città. Da sempre desideriamo, in modo responsabile, partecipare e concorrere a raggiungere l’obiettivo di sviluppare economicamente Palermo e renderla migliore con servizi adeguati e di qualità resi dall’Amministrazione”.
Nel corso dell’incontro si è discusso di semplificazione burocratica e snellimento delle procedure dello Sportello Unico Attività produttive per il rilascio delle autorizzazioni e delle certificazioni, attraverso la creazione di una conferenza di servizi permanente al suo interno che serva appunto a semplificare e che sia strumento di coordinamento.
A proposito della possibilità di apertura di nuove attività di medie dimensioni nelle aree centrali della città, Confcommercio ha auspicato che il Consiglio comunale che si andrà ad insediare il prossimo 7 agosto velocizzi al massimo l’approvazione del provvedimento varato dalla precedente Giunta comunale e che permetterà agli imprenditori palermitani e non di investire sull’apertura di negozi che hanno superfici superiori ai 200 mq. E che lo stesso Consiglio possa procedere speditamente anche per approvare l’atto deliberativo che riguarda le agevolazioni fiscali a sostegno delle imprese che ricadono all’interno delle zone investite dai cantieri delle opere pubbliche. Una questione che sta molto a cuore a Confcommercio Palermo, prima portavoce delle aziende che hanno vissuto e stanno vivendo enormi disagi e molte delle quali sono state costrette a chiudere i battenti.
Ma sul tappeto anche la questione dell’abusivismo commerciale e del commercio ambulante, con la richiesta da parte di Confcommercio di un maggiore e migliore monitoraggio del fenomeno che riguarda le più disparate categorie merceologiche e che investe anche le zone più centrali fino al percorso Arabo Normanno. E’ stato, inoltre, affrontato il problema della funzionalità delle aziende comunali rispetto alla fornitura di servizi alle imprese: spazzamento e pulizia delle strade, raccolta differenziata; ed ancora la gestione degli impianti sportivi, la realizzazione del Centro congressi alla Fiera del Mediterraneo, la riqualificazione della Costa Sud. Ma Confcommercio Palermo ha lanciato anche l’idea di fare in modo che Palermo diventi “Wedding destination”. Infatti, il “wedding tourism” è un fenomeno di fortissima crescita a livello mondiale e può rilanciare il tessuto economico attraverso la valorizzazione del territorio, perché sempre più il matrimonio viene considerato come l’evento per eccellenza da condividere con parenti e amici e da celebrare in luoghi suggestivi.
“Palermo può diventare una “wedding destination” – ha spiegato Patrizia Di Dio – se riusciremo a mettere a sistema un’offerta locale che ruota attorno a questa tipologia di mercato, creando collaborazioni tra i professionisti del settore e l’Amministrazione con la quale individuare nuovi spazi dal grande fascino e location suggestive della città per accrescerne l’appeal come luogo unico per il fatidico “sì”. E’ evidente che è necessario anche lo snellimento burocratico delle procedure per realizzare questi eventi”.
“L’Amministrazione non è controparte – ha affermato il vice sindaco e assessore alle Attività Produttive Sergio Marino – è parte di un sistema che ha come protagonisti tutti i vari attori a partire dalle organizzazioni di categorie e Confcommercio Palermo raccoglie una larghissima platea di imprese di vari settori e professionisti, dunque colgo immediatamente l’iniziativa di Confcommercio Palermo per una collaborazione che va sfruttata a pieno nelle forme possibili. A proposito di Sportello Unico sono convinto che gli uffici debbano dialogare e che gli utenti debbano essere ascoltati ed aiutati. Mi convince la possibilità di creare una conferenza di servizi permanente in modo da essere tempestivi rispetto alle esigenze delle imprese cittadine. Le questioni sul tappeto sono numerose e diverse – ha aggiunto Marino – a partire dal fatto che bisogna far emergere l’economia sommersa con il contributo prezioso della Polizia municipale e che si dovrebbe ideare un bollino con i colori della città per dichiarare che un’attività, un’impresa è stata sottoposta a controlli i quali sono risultati regolari. Sono certo che la collaborazione con Confcommercio Palermo potrà costituire uno stimolo fondamentale attraverso la condivisione di scelte utili a fare il bene della città e delle sue imprese”, ha concluso Marino.