“Decideremo domani nel corso della riunione con i capigruppo e il presidente del consiglio comunale. Ma ho sentito tanto affetto da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali che sto prendendo in seria considerazione l’intenzione di non dimettermi. Se si fosse andato a votare a maggio allora le mie dimissioni sarebbero state irrevocabili, ma adesso si parla di andare a votare in autunno e tutti mi hanno chiesto di non lasciare il Comune senza guida”.
Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone, dopo aver ricevuto una lettera con un proiettile, potrebbe cambiare idea e non presentare le dimissioni.
“Il clima a Corleone è pesante. Lo scorso anno mi hanno bruciato l’auto del Comune. Poi l’incendio della chiesa. Adesso il proiettile con una lettera dove mi hanno scritto di fermarmi. I carabinieri mi hanno mostrato la lettera di cui non posso parlare perché ci sono indagini e mi hanno fatto domande sugli appalti e altri aspetti legati all’amministrazione”.
“Per quanto riguarda le mie dimissione e la vicenda del vaccino non mi sento assolutamente responsabile di alcun illecito. – spiga – Non mi sento un furbetto e non lo sono. E’ quanto mi hanno detto tutti e anche i colleghi sindaci della provincia che mi hanno chiesto di continuare in questa battaglia che ritengono corretta. Anche in sottosegretario Ivan Scalfarotto venuto a Corleone in questi giorni mi ha detto di proseguire il mio mandato”.
“Non c’è stata nessuna volontà di prevaricare nessuno. – conclude – Non lo faccio mai. La mia decisione di vaccinarmi era stata dettata dalla volontà di non lasciare il Comune in questo periodo scoperto. Per questo sto valutando la scelta di proseguire il mandato e caso mai dimettermi a luglio due mesi prima delle elezioni. Ma la decisione sarà presa domani“.
I SINDACI DEL TERRITORIO: “Ritira le dimissioni”
Dopo il Consiglio comunale, anche i sindaci del territorio chiedono al sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi di ritirare le dimissioni presentate l’8 marzo a seguito della vicenda dei vaccini anti Covid. Lo fanno con un documento ufficiale presentato ieri pomeriggio in Aula Consiliare. Durante la stessa seduta, Nicolosi ha anche fatto sapere di aver ricevuto una busta con minacce e un proiettile.
Firmatari del documento sono i sindaci di Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi e Roccamena. “Un eventuale commissariamento del Comune – scrivono – potrebbe comportare, in questo periodo storico, una interruzione o un rallentamento dei progetti già avviati e che riguardano l’intero nostro territorio. Rispetto a tali progetti, che necessitano della collaborazione di tutti i Comuni, quello di Corleone costituisce l’ente capofila“.
I sindaci, fanno un esplicito riferimento al lavoro fatto finora sulla viabilità provinciale che ha visto la sinergia del Comuni del comprensorio con la Città Metropolitana di Palermo, e al recente accordo siglato a Ficuzza sulle Aree Interne. Il Consiglio comunale di ieri è stata l’occasione per Nicolosi per fare il punto su quanto fatto finora dall’Amministrazione da lui guidata e sui progetti in itinere.
Il sindaco ha anche annunciato che, attraverso il suo avvocato, si autodenuncerà al Tribunale di Termini Imerese per far luce in maniera chiara e definitiva sulla questione del vaccino a cui si è sottoposto a gennaio, insieme ad alcuni membri della giunta. Inoltre ha annunciato che, presenterà querela contro chi ha espresso il proprio dissenso sconfinando “nella diffamazione e nelle offese alla dignità e all’onore del sindaco“.
Domani, in una riunione con i capi gruppo del Consiglio comunale, il sindaco deciderà se revocare le sue dimissioni.