Momenti di tensione al supermercato Lidl di viale Regione Siciliana, all’altezza del ponte di viale Lazio, a Palermo. Caos all’interno dello store, con l’intervento di polizia e carabinieri, a causa di alcune persone, proveniente da fuori città che avrebbero letteralmente riempito i carrelli della spesa per poi cercare di uscire senza pagare la merce.
Sarebbero in tutto una ventina di famiglie. Fuori la consueta fila e all’interno sarebbe scoppiato il caos, tanto che sono dovute intervenire le forze dell’ordine.
Un vero e proprio tentativo di saccheggio che ha creato il panico. Un gruppo di persone, pare provenienti da fuori città, avrebbe riempito i carrelli della spesa per poi cercare di uscire senza pagare la merce: “Non abbiamo soldi e non vogliamo pagare”, avrebbero detto.
LA NOTA DI LIDL
“Lidl Italia conferma che nel tardo pomeriggio, una quindicina di persone sono entrate nel nostro punto vendita di Palermo via della Regione siciliana con l’intenzione di non pagare la spesa appena effettuata. Sono state quindi chiamate le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute a garanzia della sicurezza e salvaguardia dell’incolumità sia dei nostri collaboratori che dei clienti presenti in quel momento in punto vendita. Comprendiamo il difficile momento che l’intero Paese sta vivendo e ringraziamo le autorità per il pronto intervento odierno“. E’ quanto si legge in una nota.
LA SPESA SOSPESA
Nel frattempo il comitato Zfm lancia una iniziativa solidale attraverso una nota stampa. “Quando fai la spesa al supermercato, pensa a chi la spesa non può farla“. È l’appello alla solidarietà lanciato dal Comitato promotore delle Zone franche montane in Sicilia per aiutare le famiglie che vivono una situazione di disagio economico, dovuta al fermo lavorativo per l’emergenza Coronavirus.
Ai cittadini viene chiesto di aderire all’iniziativa denominata “La spesa sospesa” con un piccolo gesto di generosità, ovvero una donazione alle casse dei supermercati di beni a lunga scadenza: pasta, latte, zucchero, legumi, tonno, pelati, biscotti ecc… “Saranno poi gli stessi commercianti a recapitarli a domicilio a chi ne ha bisogno, per fare in modo che nessuno resti solo” spiega Vincenzo Lapunzina, coordinatore del Comitato Zfm. “Chi non ha uno stipendio e vive dei proventi del proprio esercizio – conclude Lapunzina – in questo momento di blocco lavorativo, disposto giustamente dal governo nazionale, ha notevoli difficoltà anche a fare la spesa. Aiutarli diventa un obbligo morale“.