I giovani amministratori dell’Anci chiedono al Governo risorse per un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella gestione dell’emergenza Covid-19.
“Noi Giovani Amministratori Siciliani siamo in prima linea per la tutela del territorio, garantieri dell’incolumità di tutti i cittadini, fronte Istituzionale di questa guerra, combattuta quotidianamente in trincea“. Così inizia la lettera inviata al Governo.
“Le ripetute richieste dei nostri concittadini, che in questa fase risultano smarriti e sconfortati, si scontrano con la penuria di risorse a cui ormai siamo abituati da moltissimo tempo. Appoggiamo le proposte di Anci riguardo il sistema delle autonomie locali – proseguono i giovani amministratori -. Il sistema economico produttivo del paese si è fermato. Purtroppo, la nostra popolazione residente viene messa in enorme difficoltà e pericolo sia dall’incoscienza di chi ritorna in questi giorni presso i propri domicili, sia da chi disattende, per ignoranza e superficilità, le regole e le prescrizioni”.
“Noi applichiamo l’interpretazione autentica che si da ai DPCM e alle Ordinanze Regionali e per questo diventa indispensabile che venga utilizzata la stessa diligenza anche da chi è preposto al controllo ed alla gestione della crisi per contenere l’incoscienza civica – viene evidenziato -. L’enorme sforzo che stanno compiendo il personale medico, le forze dell’ordine, tutto il sistema di protezione civile, per supportare gli amministratori richiede un ulteriore dispiego di energie nei nostri comuni attraverso un capillare intervento dell’Esercito su tutto il territorio regionale; nel controllo del rispetto dell’isolamento”.
“Lo stress a cui sono sottoposti i comandi di Polizia Locale e le forze dell’ordine non ci consente di poter attendere ulteriormente – concludono i giovani amministratori Anci -. Perché non sia il tempo delle colpe, ma piuttosto delle Responsabilità. Tutelare la salute dei siciliani e il nostro territorio è condicio sine qua non per essere pienamente Istituzione”.